Atene, 2 novembre – Tre anni fa venivano uccisi a colpi di arma da fuoco Giorgos Fountoulis e Manolis Kapelonis fuori da una sede del partito greco di Alba Dorata nel comune di Neo Iraklio alle porte di Atene. Proprio in questo punto ha avuto luogo ieri, anche quest’anno, la commemorazione della loro morte nonostante i divieti del sindaco e la forte mobilitazione antifascista.
La commemorazione si è svolta in due fasi. Inizialmente tutti raccolti intorno all’altare in marmo eretto lì dove i due ragazzi furono raggiunti dai proiettili per un rito religioso con fiaccole e canti ai quali sono seguiti gli interventi dei genitori dei militanti assassinati tra la commozione della folla. Poi è stato il momento del corteo, terminato con l’inno greco cantato da tutti i presenti mentre sventolavano migliaia di bandiere greche e del partito. Una folta delegazione di CasaPound Italia ha partecipato alla cerimonia deponendo un mazzo di fiori sull’altare e al corteo, ed è stata energicamente salutata dal leader del partito greco Nikólaos Michaloliákos .
La commemorazione di ieri è il simbolo di come, nonostante il sistema provi a fermare l’avanzata di Alba Dorata con divieti, arresti e iniettando la paura, il popolo continui ad essere a fianco del partito nazionalista (terzo partito di Grecia) ormai visto come ultima speranza dopo che anche Tsipras è stato completamente assoggettato alle logiche dell’Ue.
Aurelio Pagani