Harrisbourgh, 29 ago – Il procuratore generale della Pennsylvania, Josh Shapiro, ha dichiarato che dall’analisi dei documenti relativi agli abusi subiti in Pennsylvania da oltre 1000 bambini nell’arco di circa 70 anni è emerso che da parte del Vaticano c’era una “sistematica copertura” delle violenze, anche se Shapiro ha detto che non può incolpare direttamente Bergoglio per tale copertura.
Rispondendo alle domande di un’intervista al programma tv della Nbc, Today Show, il procuratore ha dichiarato: “Ciò che si è rivelato assolutamente raccapricciante è che i vertici della chiesa mentivano al pubblico e proteggevano questi predatori dalle forze dell’ordine, ma poi documentavano tutto e conservavano tutto in archivi segreti”. Inoltre Shapiro ha affermato che da quando il dossier sui preti pedofili è stato reso pubblico sono arrivate ben 733 segnalazioni di abusi, e la Procura non intende lasciare inascoltate queste denunce. Anche se la stragrande maggioranza dei preti già identificati è morta, e in moltissimi casi i reati sono troppo vecchi per essere perseguiti in base alla legge dello Stato, il procuratore è intenzionato a non fare alcun passo indietro, affinché chi ha insabbiato gli abusi venga punito.
Le parole del procuratore Shapiro arrivano nel bel mezzo delle bufera in cui il Papa è finito in seguito alle accuse di mons. Carlo Maria Viganò, ex nunzio a Washington, che chiede le sue dimissioni perché accusa il Papa di aver sottovalutato, se non coperto, gli abusi del cardinale americano Theodore McCarrick, oggi in pensione ma già da tempo spseso da collegio cardinalizio. In un dossier pubblicato dallo stesso mons. Viganò ci sono precise accuse agli alti vertici della Chiesa cattolica, curia romana compresa, che da anni erano a conoscenza delle accuse e degli abusi di McCarrick. La richiesta di dimissioni è motivata dal fatto che mons. Viganò avrebbe messo a conoscenza il Papa già nel 2013, senza ottenere alcuna mossa da parte di Roma.
Da quanto hanno rivelato all’Ansa alcuni collaboratori del Pontefice Papa Bergoglio sarebbe “amareggiato” dal dossier stilato dall’ex nunzio a Washington, ma non avrebbe alcuna intenzione di dimettersi.
Anna Pedri
Il Vaticano ha insabbiato tutti gli abusi. L'accusa del procuratore della Pennsylvania
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2 comments
..l’importante è che sia ”amareggiato”…..come è ‘amareggiato” per la banca vaticana” ”amareggiato” per l’ici non versato…”amareggiato” per gli appartamenti vescovili da 700 m2.. amareggiato per l’8×1000 speso per mantenere i vari privilegi/lussi dei prelati…. ecc.ecc..è un ”amareggiato abitudinario”…
https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/08/28/usa-vescovo-di-san-jose-critico-con-liniquita-abitativa-compra-magione-da-23-milioni-con-i-soldi-della-diocesi/4586521/
La Chiesa non deve adeguarsi ai tempi, alle mode, alle ideologie che nel corso della sua esistenza millenaria inevitabilmente sono mutevoli, questo è l’argomento portato dai cattolici.
Il celibato dei preti e c. viene imposto successivamente alla fondazione della Chiesa, dopo il 300 quando prende forma anche la Chiesa di oriente/ ortodossa. E’ difficile non pensare al fatto che i vari vescovi, cardinali cattolici non abbiano visto che con questa imposizione si potevano allargare i loro affari (dei benetton in gonnella …). I preti essendo celibi, lasciavano quando morivano in dote alla Chiesa cattolica i loro averi. Pensiamo a quanto fosse numerosa un tempo la presenza dei vari ordini di religiosi, a questi aggiungiamo le suore, ed in 1700 anni di storia unito al fatto che evadono -pardon non pagano tasse, almeno in Italia- ecco una buona ragione della stratosferica ricchezza immobiliare e no che possiedono (sarebbe un pensiero altruista offrire qualche residenza situata -in genere in posti meravigliosi- a favore degli immigrati e non solo a loro).
In Russia per esempio da quando è al potere Putin c’è stato un grande fervore religioso, con costruzione di tantissime chiese. I preti ortodossi non possono sposarsi dopo aver preso i voti ma possono farlo prima e nella realtà la maggior parte di essi ha famiglia. Io credo che se la chiesa ortodossa russa fosse una specie di porcile di pervertiti che abusano di bambini/e, se ci fossero collegi e scuole religiose che quasi sempre racchiudono storie che meriterebbero per i protagonisti la galera (invece i preti in Italia vanno anche in questi giorni a i domiciliari !), il forte sentimento religioso, mai sopito da dopo Stalin, si spegnerebbe in breve tempo.