Roma, 10 ago – Alta tensione al confine tra Polonia e Bielorussia, dove Varsavia ha deciso di spostare 10mila soldati per sostenere la Guardia di frontiera. L’invio dei militari è stato annunciato dal ministro della Difesa polacco, Mariusz Baszczak. “Circa 10.000 soldati saranno spostati al confine, di cui 4.000 supporteranno direttamente la Guardia di frontiera e 6.000 saranno nella riserva”, ha dichiarato il ministro, in un’intervista rilasciata alla radio pubblica. “Spostiamo l’esercito più vicino al confine con la Bielorussia per spaventare l’aggressore in modo che non osi attaccarci”, ha precisato Baszczak.
Ieri il viceministro degli Interni, Maciej Wsik, aveva annunciato che la Polonia avrebbe inviato 2.000 soldati in più alla sua frontiera con la Bielorussia. Nelle ultime ore, evidentemente, il governo di Varsavia ha deciso di aumentare – e non di poco – il numero di militari al confine.
Polonia, non solo soldati al confine con la Bielorussia
Nel frattempo, in un comunicato congiunto, i ministri degli Esteri di Polonia, Estonia, Lettonia e Lituania, hanno fatto sapere di voler isolare ulteriormente il regime di Minsk, davanti al persistere delle “repressioni in Bielorussia”, delle “violazioni del diritto internazionale”, della “strumentalizzazione della migrazione” e di altri crimini. Al contempo, la Polonia e i tre Paesi Baltici hanno annunciato di voler rafforzare le sanzioni mirate e settoriali dell’Ue nei confronti della Bielorussia. “In questo momento particolarmente doloroso della storia bielorussa”, hanno detto, “continuiamo a stare dalla parte del suo popolo” e “crediamo in una Bielorussia democratica, indipendente e sovrana, tanto quanto crediamo nella vittoria dell’Ucraina”.
Il nodo Suwalki
In tutto ciò, resta il nodo del corridoio di Suwalki, indispensabile per il collegamento tra l’oblast’ di Kaliningrad, exclave russa, e la Bielorussia. Kaliningrad, affacciata sul Mar Baltico, è strategicamente fondamentale per la Russia e al contempo tallone d’Achille della Nato. Sede del quartier generale della Flotta del Baltico, ospita missili di difesa aerea S-300 e S-400, oltre a missili anti-nave Oniks e Iskander. Nel settembre 2019 il ministero della Difesa degli Stati Uniti, consapevole della spina nel fianco che Kaliningrad rappresentava per l’Alleanza atlantica, elaborò un piano militare per contrastare l’avamposto di Mosca. I punti chiave in quell’area sono due: il mare a Nord che separa l’exlave dalla Svezia e un sottile lembo di terra a sud di poco più di centro chilometri.
Quest’ultimo, noto appunto come corridoio di Suwalki, è sia confine tra le europee Lituania e Polonia che corridoio collegante la capitale bielorussa Minsk a Kaliningrad. Se la guerra in atto dovesse estendersi, scavalcando i confini ucraini, l’epicentro chiave potrebbe dunque essere proprio l’antica Königsberg.
Eugenio Palazzini