Roma, 12 gen – Con l’attenzione mediatica focalizzata oggi principalmente su Ucraina e Iran, troppo facilmente i governi e la stampa occidentale si dimentica della martoriata Siria. L’agenzia di stampa araba SANA, riporta l’intervento del ministro dell’agricoltura e della riforma agraria siriano, Muhammad Hassan Qatana, alla FAO, l’organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura. Il ministro di Assad ha affermato che le circostanze eccezionali, che la Siria sta attraversando a causa della guerra contro il terrorismo internazionale e delle sanzioni inflitte dall’Occidente, hanno causato ingenti perdite e gravemente compromesso i risultati di molti anni di sviluppo sostenibile.
La Siria schiacciata tra terrorismo e sanzioni occidentali
Il ministro siriano, che oggi ha partecipato a un dialogo virtuale organizzato dalla FAO, ha affermato che la guerra contro il terrorismo ha causato perdite in gran parte dei progetti di sviluppo in diversi settori. Oltre a ciò, il Paese del Vicino Oriente ha purtroppo registrato anche un arretramento nell’importante settore economico, soprattutto per l’autosufficienza alimentare e per i beni di prima necessità. Muhammad Hassan Qatana ha sottolineato che la Siria ha contribuito al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile attraverso la sua partecipazione alle consultazioni regionali per definire le sue priorità nella regione araba, nonché alla riunione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel settembre 2015.
La Turchia nega l’acqua ai siriani nei territori occupati
Intanto, nel nord della Siria, l’acqua potabile continua ad essere tagliata alla popolazione della città di al-Hasakah, a causa delle violazioni dell’occupazione turca. I centri abitati “rimasti a secco” si estendono lungo l’acquedotto che collega la stazione di Alouk, a est della città di Ras al-Ain, alla stazione di al-Hamma, a ovest della città di Hasakah. Gli occupanti turchi e i gruppi terroristi ancora attivi in zona, hanno interrotto l’erogazione di acqua potabile, dalla stazione di Alouk, già dal 2 novembre 2022. La stazione di Alouk è la principale fonte di acqua potabile per circa un milione di cittadini della città e dei suoi dintorni.
Andrea Bonazza
1 commento
E pensate se, per caso, dovesse soccombere la Russia nel conflitto contro gli occidentali predatori, cosa accadrebbe alla Siria, circondata come è da mussulmani impuri, anti mussulmani radicali e laici ateo guidati. Una altra storia che andrebbe definitivamente a rotoli, come già volevano fomentando fondamentalisti tanto impazziti quanto sanguinari.