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Gli immigrati in Germania: 142mila reati in sei mesi (780 al giorno)

by Adriano Scianca
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immigrati-germania-poliziaBerlino, 5 nov – L’Italia ha accolto troppi immigrati? Macché, ci dicono, la Germania ne ha fatti entrare molti di più. Almeno un milione e 100 mila persone, solo l’anno scorso. Benissimo: vedere come se la stanno passando nella patria del würstel dopo tale impresa sarà allora un’ottima cartina di tornasole per capire come sarà il nostro futuro il giorno in cui saremo generosi quanto la Merkel.

Ora, però, memorizzate questa cifra: 142.500. Non sono gli euro portati ogni giorno nelle casse tedesche dal febbrile lavoro di tante nuove risorse, bensì i crimini commessi dagli immigrati in Germania durante i primi sei mesi del 2016 secondo l’Ufficio federale della polizia criminale. Più di 142mila reati in metà anno: stupri, aggressioni, accoltellamenti, rapine, furti, spaccio. Oltre al terrorismo, ovviamente. Secondo un report del Gatestone Institute, la situazione starebbe sfuggendo di mano alla polizia in molte parti del Paese. Lo studio recita: «Lo stupro di una bambina di dieci anni di Lipsia, la più grande città della Sassonia, ha attirato una rinnovata attenzione sulla spirale di crimini violenti perpetrati da immigrati in città e paesi in tutta la Germania». E ancora: «Durante i primi sei mesi del 2016, i migranti hanno commesso 142.500 reati, secondo l’Ufficio federale di polizia criminale. Ciò equivale a 780 crimini commessi dai migranti ogni giorno, con un incremento di quasi il 40% rispetto al 2015». E sì che era difficile battere il record dell’anno passato. Secondo un rapporto confidenziale della polizia avuto dalla Bild, nel 2015 gli immigrati hanno commesso 208,344 reati. Si parla di qualcosa come 570 crimini commessi ogni giorno, 23 all’ora, con un aumento dell’80% rispetto al 2014.

C’è di più: migliaia di immigrati entrati nel Paese sono scomparsi. Volatilizzati. Che si stiano dando solo a furti e rapine è del resto quasi l’ipotesi migliore, visto il conclamato radicamento delle strutture jihadiste in terra tedesca. Secondo Freddi Lohse dell’Unione della polizia tedesca di Amburgo, per molti delinquenti immigrati la clemenza della giustizia tedesca è vista come un incentivo a continuare sulla strada del crimine. Venendo spesso da Paesi che conoscono la legge del taglione o poco più, i migranti vanno a nozze con un sistema iper-garantista, in cui le loro sofferenze e il trauma della migrazione vengono costantemente visti come un’attenuante. I poliziotti lamentano, soprattutto fra gli immigrati più giovani, e in special modo fra i musulmani, l’assenza della seppur minima forma di rispetto nei confronti delle forze dell’ordine. Provocazioni e aggressioni sono all’ordine del giorno. Sul loro rapporto con le poliziotte donne, meglio sorvolare. In tutti i sondaggi sull’argomento, i tedeschi lamentano un deterioramento della sensazione di sicurezza. Per molti il livello di guardia è stato superato, tant’è che sono sempre di più quelli che fanno le valigie: secondo l’istituto statistico tedesco Destatis, 138.000 tedeschi hanno lasciato la Germania nel 2015. E saranno molti di più nel 2016. Molti, ultimamente, se ne vanno in Ungheria.

Adriano Scianca

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