Roma, 29 nov – Mentre in Italia l’antifascismo militante è coccolato dalla politica e dalle amministrazioni locali, in Francia gli antifascisti vengono considerati violenti che “rompono, incendiano e attaccano durante le manifestazioni”. Così Fnac ha ritirato dal commercio “Antifascista, il gioco” (da tavolo) dopo le proteste di un sindacato di polizia francese, di molti politici e di diversi clienti della catena della grande distribuzione. “Comprendiamo che la commercializzazione di questo gioco potrebbe aver offeso parte del nostro pubblico. Stiamo facendo il necessario per assicurarci che non sia più disponibile nelle prossime ore”, ha scritto Fnac in un post su Twitter.
Antifascismo, il gioco da tavolo e la lista di proscrizione
Il gioco da tavolo, creato dal collettivo antifascista “La Horde”, viene presentato sul sito dell’ideatore così: “Commenti razzisti, manifestazioni omofobe, violenze fasciste, ora basta: contro l’estrema destra, tocca a te! Con alcuni amici, decidi di costituire un gruppo antifascista e organizzare azioni che richiederanno tempo, risorse e un po’ di organizzazione. Ma siccome la vita è piena di imprevisti, non sempre le cose vanno come avevi sperato”.
Il collettivo antifascista ha pubblicato anche una “cartografia” in cui vengono schedati e messi nel mirino alcuni esponenti della destra francese, gli influencer, i media e gli scrittori “nemici” dell’antifascismo. Il titolo è “Conoscerlo meglio per combatterlo meglio”, un oscuro rimando che sembra uscito da una copia di Lotta Continua. Nel bersaglio degli antifascisti, ci sono anche Marine Le Pen, Marion Maréchal, Damien Rieu, gli scrittori Alain de Benoist e Renaud Camus.
Antifascista, giochiamo a fare la guerra?
Il collettivo antifascista scrive: “Non sempre le cose vanno come avevi sperato”. Insomma, un “Giochiamo a fare la guerra?” in salsa antagonista, dove gli antifascisti provocano nelle piazze e poi, come nella vita reale, finiscono spesso lagnanti con la coda tra le gambe, magari chiedendo aiuto alle Forze dell’ordine. Il gioco è stato “utilizzato inizialmente come strumento di formazione per più di due anni”, scrivono gli ideatori francesi. Presumibilmente, anche gli antifascisti italiani hanno ordinato il gioco da tavolo. Così si spiega la loro totale scomparsa dalle piazze per l’intera durata delle restrizioni anti-Covid. Poi, dopo qualche migliaio di partite, sono tornati a manifestare in seguito alla vittoria del fascistissimo centrodestra. “In questa nuova edizione, il modo di giocare è stato semplificato”, in altre parole, la nuova edizione è diventata “Antifascista, il gioco, for dummies”, comprensibile a tutt*. Tra gli “imprevisti” del gioco, troviamo “il meteo” che “avrà un impatto diretto sull’efficacia delle azioni all’aperto”. Certo, come è noto, la pioggia è la sempre stata la Kryptonite degli antifascisti. Facili battute a parte, Fnac ha ritirato immediatamente dal commercio “Antifascista, il gioco” con buona pace dei gruppi antifascisti francesi che, frignando, hanno chiesto il ritiro del libro La grande sostituzione di Renaud Camus.
Francesca Totolo
2 comments
Wow! A proposito di giochi, mi viene in mente quando, giocando a Call of Duty da ragazzino, anziché sparare ai Tedeschi preferivo accoppare i miei commilitoni (Yankee, Russi, Inglesi.. dipendeva dalle missioni). Non completavo i livelli ovviamente, ma che spasso!! Purtroppo non c’erano gli antifa
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