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Sono continui gli incidenti nelle strade e nelle piazze nei dintorni degli Champs-Elysées, dove nella mattinata si è tenuta la manifestazione contro il governo francese.
La protesta va avanti in tutta la Francia. Finora sono state fermate e interrogate oltre mille persone, di cui 720 poste in custodia cautelare. Decine i feriti. Anche per il quarto atto della protesta dei gilet gialli, che chiedono le dimissioni del presidente Macron, la partecipazione a Parigi è stata massiccia, con almeno diecimila gilet gialli.
Almeno 31 mila i manifestanti in tutto il Paese. Circa settemila a Lione, oltre duemila a Rennes. Incidenti anche a Nantes e a Bordeaux.
Con il calare della sera, dopo una protesta di popolo a cui hanno partecipato anche donne, invece sono spuntati dalle banlieu molti giovani della perifera multi-etnica parigina, che si sono dati al saccheggio puro e semplice, rubando stecche di sigarette e liquori.
“Macron dia risposte forti alla sofferenza sociale espressa dai gilet gialli“, è il commento di Marine Le Pen, leader di Rassemblement national sul quarto atto, il quarto sabato consecutivo della protesta dei gilet gialli. Il presidente, secondo Le Pen, “deve prendere coscienza della sofferenza sociale e deve fornire risposte forti e immediate. Chiedo ancora una volta al presidente della Repubblica di tenere conto di questa sofferenza”.
I limiti di questa protesta sono il caos totale, sia a Parigi che nel resto della Francia. Caos che forse è la sua forza. Ma non ci sono punti di riferimento né capi politici. Servirebbe quindi una maggiora organizzazione della protesta.
Parigi, 8 dic, dal nostro inviato – Proseguono da ore gli scontri tra gilet gialli e forze dell’ordine nel centro di Parigi. Sono state incendiate alcune macchine. Si registrano atti di vandalismo. La polizia respinge i manifestanti e prosegue con il lancio continuo di fumogeni, proiettili di gomma (flash-ball) e granate anti-sommossa.
Sono continui gli incidenti nelle strade e nelle piazze nei dintorni degli Champs-Elysées, dove nella mattinata si è tenuta la manifestazione contro il governo francese.
La protesta va avanti in tutta la Francia. Finora sono state fermate e interrogate oltre mille persone, di cui 720 poste in custodia cautelare. Decine i feriti. Anche per il quarto atto della protesta dei gilet gialli, che chiedono le dimissioni del presidente Macron, la partecipazione a Parigi è stata massiccia, con almeno diecimila gilet gialli.
Almeno 31 mila i manifestanti in tutto il Paese. Circa settemila a Lione, oltre duemila a Rennes. Incidenti anche a Nantes e a Bordeaux.
Con il calare della sera, dopo una protesta di popolo a cui hanno partecipato anche donne, invece sono spuntati dalle banlieu molti giovani della perifera multi-etnica parigina, che si sono dati al saccheggio puro e semplice, rubando stecche di sigarette e liquori.
“Macron dia risposte forti alla sofferenza sociale espressa dai gilet gialli“, è il commento di Marine Le Pen, leader di Rassemblement national sul quarto atto, il quarto sabato consecutivo della protesta dei gilet gialli. Il presidente, secondo Le Pen, “deve prendere coscienza della sofferenza sociale e deve fornire risposte forti e immediate. Chiedo ancora una volta al presidente della Repubblica di tenere conto di questa sofferenza”.
I limiti di questa protesta sono il caos totale, sia a Parigi che nel resto della Francia. Caos che forse è la sua forza. Ma non ci sono punti di riferimento né capi politici. Servirebbe quindi una maggiora organizzazione della protesta.
Davide Di Stefano
2 comments
[…] Author: Il Primato Nazionale […]
[…] per arrivare all’incendio di Notre Dame. Fatti diversi, sostanzialmente diversi, ma a cui il governo di Parigi era chiamato a rispondere nel miglior modo possibile. Ecco, i cittadini francesi non sembrano per nulla soddisfatti, non credono evidentemente che […]