Berlino, 20 mar – In Germania i personaggi sopra le righe non piacciono, tendono a disturbare la rigidità istituzionale tedesca. Tanto più se scelti dal personaggio meno pacato della scena mondiale attuale: Donald Trump. Non stupisce dunque che Wolfgang Kubicki, vicepresidente del Bundestag, abbia chiesto al governo guidato da Angela Merkel di “dichiarare immediatamente persona non gradita” Richard Grenell, l’ambasciatore degli Stati Uniti a Berlino. “Chiunque, in qualità di diplomatico americano, si comporta come l’alto commissario delle autorità occupanti deve capire che la nostra pazienza non è infinita”, ha dichiarato Kubicki, che è pure vicepresidente del Partito Liberale Democratico (FDP) all’opposizione.
Un chiaro attacco all’ambasciatore americano che secondo il vicepresidente del Bundestag tende a intromettersi nelle decisioni politiche della Germania, che fino a prova contraria è uno Stato sovrano. Lo scorso gennaio Grenell, nominato ambasciatore da Trump a maggio 2018, ha infatti inviato una serie di lettere ad alcune società tedesche in cui paventava la possibilità di introdurre misure afflittive da parte di Washington per il loro sostegno alla costruzione del gasdotto Nord Stream-2. Una vera e propria minaccia, perché Grenell avvisava le società in questione che la loro partecipazione al progetto “poteva comportare l’imposizione di sanzioni”.
Minacce e interferenze
Secondo Kukicki, stando a quanto riferito dal quotidiano tedesco Die Welt, “non è più tollerabile che l’ambasciatore degli Stati Uniti interferisca in questioni di politica interna della Repubblica federale”. Ma l’ambasciatore Usa non è nuovo a esternazioni decisamente fuori luogo, non a caso secondo il settimanale Spiegel , tra i politici di Berlino si sta facendo più nemici che amici. Nei primi mesi del suo mandato, l’uomo di Trump ha criticato l’establishment tedesco praticamente su tutto: dalle spese militari ai legami commerciali con l’Iran.
La stessa Merkel ha respinto le critiche dell’ambasciatore Usa a Berlino sulle ridotte spese militari della Germania, specificando che il rafforzamento della difesa non può dipendere esclusivamente da questo fattore. Come se non bastasse, Grenell negli ultimi giorni ha pure lasciato intendere che la collaborazione tra Usa e Germania nel settore dell’intelligence potrebbe essere limitata se l’azienda cinese Huawei partecipasse allo sviluppo della rete 5G tedesca. Attacchi e minacce continui, che hanno portato all’attuale scontro diplomatico.
Eugenio Palazzini
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