Roma, 16 mag – Un viandante si aggira per la Francia: è il presidente Emmanuel Macron. Sempre più solo, impopolare, malinconico. Eppure al timone di una nazione che ha visto negli ultimi anni episodi, a volte drammatici, che l’hanno scossa profondamente. Dal terrorismo jihadista alle infuocate proteste dei gilet gialli, per arrivare all’incendio di Notre Dame. Fatti diversi, sostanzialmente diversi, ma a cui il governo di Parigi era chiamato a rispondere nel miglior modo possibile. Ecco, i cittadini francesi non sembrano per nulla soddisfatti, non credono evidentemente che Macron sia la figura giusta per risolvere i problemi e scacciare le paure.
Almeno questo sembra emergere dagli ultimi sondaggi elettorali. Stando all’ultima ricerca realizzata dall’istituto Ifop-Fiducial per Paris-Match, CNews e Sud Radio, il partito del presidente, Renaissance/La République En Marche, otterrebbe il 22,5% delle preferenze alle europee del 26 maggio. Dato sconfortante per Macron, ancor più se raffrontato ai voti che si aggiudicherebbe Rassemblement National, ovvero il partito di Marine Le Pen: 23,5% delle preferenze.
Sfratto all’orizzonte
Dunque l’ex Front National otterrebbe un risultato storico, mai così alto, e soprattutto scavalcherebbe la lista di Macron. Se la sinistra poi sembra crollare, al terzo posto, sempre secondo l’importante sondaggio in questione, vi sarebbero i repubblicani guidati da Francois-Xavier Bellamy, con appena il 14%. Insomma la partita sembra a due, con Le Pen che in questo momento rappresenta l’incubo maggiore del presidente francese. Certo, parliamo di elezioni europee che non porterebbero a un cambio di governo, ma se i risultati fossero questi i segnali per Macron sarebbero decisamente allarmanti. Lo “sfratto” non pare lontano.
Eugenio Palazzini