Parigi, 8 gen – Stamattina intorno alle 6 c’è stata un’esplosione “di origine criminale” davanti a un ristorante di kebab vicino a una moschea a Villefranche-sur-Saone, nella regione di Lione, Francia centro-orientale. Non ci sono vittime. Lo riferisce il quotidiano lionese Le Progres.
Successivamente, alle 7.15, una nuova sparatoria ha colpito il sud della città di Parigi: nel mirino due agenti della polizia, un uomo e una donna, intervenuti per un incidente stradale. La donna, dopo essere stata ricoverata in rianimazione, è deceduta. Gravi le condizioni dell’altro agente. La vicenda, risultata non collegata alle indagini sulla strage a Cherlie Hebdo, ha già portato al di un cinquantaduenne di origine africana già arrestato nove volte.
Tutto sarebbe cominciato da un incidente stradale, a causa del quale alcuni agenti della polizia municipale sono stati chiamati sul posto. Mentre i poliziotti procedevano ai controlli di rito, una Clio bianca si è fermata a poca distanza, un uomo con la testa rasata, vestito di nero e con un giubbotto antiproiettile, ha estratto dal veicolo un mitra ed ha aperto il fuoco contro gli agenti. Stando a quanto riferito, l’aggressore si è dato poi alla fuga in direzione banlieue. Un’altra persona coinvolta, a quanto si apprende, sarebbe stata fermata.
In Francia la tensione è sempre più alta. “E’ guerra dichiarata contro la civiltà, che ha la responsabilità di difendersi”, ha dichiarato l’ex presidente francese, Nicolas Sarkozy, al termine di un incontro di mezz’ora all’Eliseo con Hollande.
Siamo quindi allo scontro di civiltà? A chi giova questa situazione?
Renato Vinciguerra