Il Cairo, 21 gen – In manette per aver sfornato dei pasticcini a forma di pene. Succede in Egitto, dove la polizia del Cairo ha arrestato la titolare di una nota pasticceria che ha confezionato e venduto tortine mignon sormontate da un piccolo pene di marzapane in occasione di una festa di compleanno privata in un club sportivo (il Gezira) in un ricco quartiere della capitale egiziana. Il Guardian riporta che le forze dell’ordine hanno fatto irruzione nella casa della pasticciera per trarla in arresto dopo che i partecipanti alla festa avevano condiviso le foto dei pasticcini sui social media.
I pasticcini a forma di pene offendono la morale
La cosa non è sfuggita all’occhio vigile degli agenti egiziani che monitorano il web alla ricerca di elementi che in qualche modo possano turbare o offendere la moralità pubblica: dopo aver interrogato i proprietari degli account che avevano condiviso le foto dei pasticcini a forma di pene, è scattato l’arresto. Il caso ha attirato l’attenzione del ministro della Gioventù e dello Sport, il dottor Ashraf Sobhy. Sobhy ha dichiarato che il suo dipartimento formerà un comitato per indagare sull’incidente e punire i presunti autori.
I precedenti
Quello delle tortine osé è l’ultimo di una serie di casi di «repressione» riguardanti donne che infrangono le severe leggi sulla morale egiziana: all’inizio di questo mese due influencer di TikTok che lo scorso anno avevano scontato pene detentive per aver violato i valori della famiglia sono state assolte. Nel giugno 2020 la famosa danzatrice del ventre Sama El Masry ha subìto una condanna a tre anni di carcere e multata di 300.000 sterline egiziane (equivalenti a £ 14.025) per aver tenuto comportanti immorali. Condanna anche per l’attrice Rania Youssef con l’accusa di avere infranto valori familiari islamici, dopo che aver esplicitato qualche commento di troppo sul suo corpo da pin-up nel corso di una trasmissione televisiva.
“Forme indecenti”
La più importante testata giornalistica egiziana, Al Ahram, ha definito i cupcakes «forme indecenti e immorali». Il quotidiano Al Masry Al Youm ha riferito che all’arrivo nella Procura del Cairo la pasticciera era in lacrime. Secondo quanto riportato dal giornale, la donna avrebbe dichiarato agli investigatori che gli avventori del club «sono venuti nel mio negozio e mi hanno consegnato foto di genitali e mi hanno chiesto di confezionare tortine di questa forma». Dopo l’interrogatorio, la pasticciera è uscita su cauzione di 5.000 EGP (233 sterline).
Cristina Gauri
1 commento
Per punirla, la farciranno di peni veri…