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"E' razzista". Negli Usa vogliono censurare pure La casa nella prateria

by Adriano Scianca
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Roma, 26 giu – Una sezione dell’Associazione americana dei bibliotecari ha deciso di cambiare nome al premio letterario “Laura Ingalls Wilder” a causa del presunto “razzismo” che pervaderebbe i romanzi della serie Little House, da cui la tv statunitense trasse spunto per una popolare serie andata in onda tra il 1974 e 1983 e molto nota anche da noi: La casa nella prateria (Little House on the Prairie, negli Usa). Il telefilm, prodotto in 204 episodi e sei lungometraggi per la tv, narra le vicissitudini di una tradizionale famiglia americana, gli Ingalls, che vive in una sperduta fattoria, vicino a un paesino del Minnesota, nel periodo 1870-1890. Roba assolutamente innocua, penserà chiunque, da bambino, abbia seguito le avventure degli Ingalls. E invece no. “Le opere della signora Wilder restano oggetto di studi e di analisi letterarie che mettono spesso in luce sentimenti anti-amerindi e anti-neri”, ha spiegato l’Associazione  dei bibliotecari per bambini (Alsc) in un comunicato.

L’ente, spiega il comunicato, “riconosce che l’eredità dell’autrice è complessa e che l’opera di Wilder non è universalmente accettata. I suoi libri sono il prodotto della sua vita, delle sue esperienze e delle sue prospettive in quanto donna bianca della sua epoca. Esse rappresentano un atteggiamento culturale verso gli indigeni e le persone di colore dominante, senza essere universale, all’epoca in cui ella viveva e in cui il premio è stato creato”. Il premio “Laura Ingalls Wilder” viene consegnato a ritmo irregolare dal 1954 come riconoscimento per autori o illustratori di libri per bambini.

“La piccola casa nella prateria” fu  scritto da Laura Ingalls Wilder nel 1935. Fa parte della serie di libri conosciuta come Little House. I libri narrano, come detto, la storia della famiglia Ingalls: papà Charles, mamma Caroline e le quattro figlie: Mary, Laura, Carrie e Grace. I libri sono narrati in terza persona, e Laura Ingalls svolge il ruolo di personaggio centrale e protagonista. Il telefilm, invece, andò in onda per la prima volta negli Usa l’11 settembre 1974, con episodi di 50 minuti. La serie spopolò in USA negli anni Settanta.

Adriano Scianca

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5 comments

Kiki 26 Giugno 2018 - 3:34

Se pensiamo al quadro storico in cui si svolgevano i fatti,a me sembra l’esatto contrario…è più preoccupante la situazione odierna,sarebbe il caso che pensassero a rimediare al presente,piuttosto che censurare il passato

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Tony 26 Giugno 2018 - 3:47

..ormai non ci sono piu modi per dscrivere la situazione americana ..resta solo il…: ”Amerika- neurodeliri….”

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Gianni Paciullo 26 Giugno 2018 - 9:16

Verissimo! Sono fassisti, nazzisti, rassisti, senofobi, uomofibi, pretisti, lechisti, ha stato puti cu lu tratturi, gombloddi, sessuastilisti, berluschi, di tutto! Ma infine sono antisimmiti antisuoiuisti singaristi!

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luis r. 27 Giugno 2018 - 9:42

vi sarebbero mille motivi per cancellare questo telefilm (buonista, mieloso, un po’ retorico, stile Cuore, soprattutto noioso)… ma non certo la solita retorica autodistruttriva dell’occidente

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Frank 27 Giugno 2018 - 6:52

Caro Moderatore.
Avevo fatto un commento ma non lo vedo…
…lo puoi sbloccare?
Grazie, Ciao.

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