Roma, 31 gen – È morta a 106 anni Brunhilde Pomsel, l’ultima segretaria di Joseph Goebbels. La donna si è spenta venerdì scorso nella casa di riposo di Monaco, in Germania, dove viveva. Sulla sua esperienza è stato prodotto dal titolo “A German life”, distribuito dalla Feltrinelli Real Cinema.
Nata a Berlino nel 1911, da ragazza aveva lavorato come stenografa per un avvocato ebreo e come dattilografa per un nazionalista di destra: a un certo punto, pare lavorasse per entrambi. Nel 1933 un amico del Partito nazionalsocialista tedesco le procura un impiego alla radio. In quell’anno si iscrive pure al partito nazionalsocialista: “Perché no? Tutti lo facevano”, ha ricordato. Nel 1942 venne trasferita al ministero della Cultura e Propaganda del Terzo Reich, alle dipendenze di Goebbels, dove rimase fino alla fine della guerra. Dopo la caduta di Berlino, nel 1945, fu imprigionata dai russi, fino al 1950.
Di Goebbels ricordava che era una persona di fascino e gentile, ma anche il modo in cui riusciva a trasformarsi quando doveva “andare in scena” nei suoi famosi discorsi. Nel giorno del suo 100esimo compleanno, nel 2011, per la prima volta parlò in pubblico di Goebbels e alla domanda se si sentisse in colpa per qualcosa, ha replicato: “Non provo nessun senso di colpa. Se sono colpevole io lo è anche il popolo tedesco”.
Giorgio Nigra