Roma, 19 lug – Roberto Saviano torna a rifilarci fake e gaffe. Stavolta su Cuba, scambiando la foto di una manifestante castrista per quella di una contestatrice del regime. E presentandola così su Twitter: “Cuba finalmente insorge contro la dittatura del partito comunista cubano e contro l’embargo. #Cuba merita democrazia e la conquisterà”. E via di hashtag a casaccio: #CubaLibre #SOSCuba. Evitiamo facili battute sugli strani effetti del Cuba Libre – inteso come il noto cocktail – limitandoci a osservare l’insostenibile leggerezza del vuoto a perdere espresso dai cinguettii di Saviano.
Cuba, Saviano sa di che parla?
La gaffe del nientologo, se generosamente vogliamo definirla così, è peraltro condita da una confusione analitica piuttosto imbarazzante. Perché con tutta probabilità chi scende in piazza contro il governo di L’Avana e la “dittatura del partito comunista” non protesta contro l’embargo imposto dagli Stati Uniti e viceversa. Non sappiamo esattamente da dove abbia scritto Saviano, ma almeno l’attendibilità delle immagini è possibile verificarla da qualsiasi angolo del globo, pure dalle comode postazioni newyorkesi.
Il nientologo invece si è limitato a pubblicarne una senza le opportune verifiche.
Il nientologo smentito così
Peccato che sotto l’account Twitter di Human Rights Watch sia intervenuta la donna ritratta nella foto, tale Betty Pairol Quesada. “Denuncio energicamente l’uso e la manipolazione della mia immagine come simbolo delle proteste dei delinquenti e dei vandali a Cuba. Siamo continuità, viva la Rivoluzione”, scrive la donna il cui account è stato poi “temporaneamente limitato” da Twitter. A proposito di democrazia…
In pratica Saviano è stato clamorosamente smentito, perché la signora in questione non stava affatto manifestando contro il governo cubano. Eppure l’ottusità fa spesso rima con spocchia, a tal punto che il prode nientologo si è limitato a rimuovere la foto dal suo Twitter. Senza neppure scusarsi o precisare di aver preso un abbaglio.
Eugenio Palazzini
3 comments
Come le bare di Lampedusa del 2013 scambiate per le bare di Bergamo del 2019.
A parte tutto, che meraviglia, Betty Pairol Quesada, come parte del regime, che protesta contro i “delinquenti e vandali” che chiedono liberta’, puo’ mandare email con l’internett censurata. Io che sono due giorni che cerco di comunicarmi con amici in Cuba non posso.
[…] qual è. Senza proporci una fake social, di tanto in tanto, non può stare. Così, dopo una serie di abbagli ciclopici, è riuscito a rifilarci l’ennesima […]