Roma, 20 ago – Per diversi mesi rimasta fuori dal conflitto, la Crimea sembra ora esserne al centro. Nella penisola controllata dalle truppe di Mosca e annessa alla Russia nel 2014 in seguito a referendum, non si combatte sul campo come nel Donbass ma da alcuni giorni Kiev ha iniziato a prendere di mira obiettivi specifici con attacchi di droni. Il governo ucraino evita spesso di rivendicare i raid, ma quanto accaduto nelle ultime ore è destinato a lasciare strascichi in un conflitto destinato verosimilmente a durare ancora a lungo.
Crimea, colpo a flotta russa o drone abbattuto?
Stando a quanto riferito dall’emittente pubblica ucraina Suspilne, questa mattina è stato difatti colpito “il quartier generale della flotta del Mar Nero della Federazione Russa a Sebastopoli”. Nelle foto e nei video pubblicati dalla stessa emittente, si nota il fumo alzarsi sopra la struttura in questione. Sarebbe con tutta evidenza, a prescindere dagli effettivi danni provocati, un duro colpo alle forze armate di Mosca.
Al contrario i media russi affermano che ieri è stato stato sventato un attacco contro un porto della Crimea occidentale e oggi è stato abbattuto un drone ucraino. Sempre secondo Mosca, i video girati in Crimea mostrano la difesa aerea russa che intercetta droni nei cieli di Sebastopoli, Yevpatoriya e Zaozerne. Il capo dell’amministrazione russa di Sebastopoli, Mikhail Razvozhayev, ha detto che l’esplosione avvertita stamani è stata causata dalla caduta dei resti del drone ucraino abbattuto. “È caduto sul tetto ed ha preso fuoco”, ha dichiarato, specificando che non sono state registrate vittime.
Tra escalation e propaganda
Al solito, da una parte e dall’altra imperversa la propaganda di guerra, e non è mai semplice capire come stanno realmente le cose. Quel che è certo è che il conflitto, in un modo o nell’altro, si sta lentamente allargando alla penisola finora risparmiata dai combattimenti, nonostante sia rivendicata da Kiev come parte integrante della nazione ucraina. Quella di stamani è difatti l‘ultima di una serie di esplosioni “misteriose”. La scorsa settimana, un’altra esplosione si era verificata in una base area russa della Crimea.
Alessandro Della Guglia
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