Roma, 23 ago – La Costa D’Avorio è, tra le nazioni del continente nero, quella che registra i maggiori tassi di crescita. Questo grazie al fatto di essere non solo il più importante produttore di cacao al mondo, ma anche un esportatore di altri prodotti agricoli e di caucciù. Ovviamente la dipendenza dalle materie prime da sola non è sufficiente per aiutare il Paese a sviluppare compiutamente la propria economia. Occorre investire su altri settori e, a tale proposito, il governo intende puntare sul comparto della sanità.
La Costa d’Avorio centro sanitario regionale
Come in altri Paesi africani infatti, anche in Costa D’Avorio esistono diverse cliniche, sia pubbliche che private, che scontano tuttavia il fatto di affrontare enormi difficoltà nell’acquisto (o nell’affitto) di strumentazione medica. Questo impedisce loro di fornire servizi adeguati. La situazione è, chiaramente, insostenibile. Ecco perché l’esecutivo di Yamoussoukro ha di recente un accordo con la International Finance Corporation, organismo della Banca Mondiale, per un prestito da 300 milioni di dollari per permettere alle cliniche ivoriane di ottenere il credito necessario per acquistare o affittare macchinari sanitari.
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Il prestito fa parte di un programma più ampio della stessa Banca Mondiale volta a fornire prestiti in valuta locale a Stati africani per favorire la crescita del comparto sanitario e creare così posti di lavoro. Per quanto riguarda la decisione sui fornitori, la scelta è caduta su Philips e General Electric. Decisione non casuale: potersi rivolgere a più di un costruttore permette non solo di poter acquistare macchinari a prezzi scontati, ma aiuta anche a ottenere senza problema i pezzi di ricambio necessari alle attrezzature. Con questo prestito il governo punta a trasformare molte delle cliniche operanti in Costa D’Avorio in ospedali capaci di fornire servizi sia ai cittadini ivoriani che a quelli dei paesi confinanti. Trasformando così la nazione in un vero e proprio centro sanitario regionale.
Giuseppe De Santis