New York, 27 apr – Il celebre fondatore di Microsoft, Bill Gates (“convertito” alla ricerca scientifica e alla beneficenza) ha spezzato una lancia a favore della Cina rispetto alla reazione che ha avuto all’emergenza coronavirus, dicendo che Pechino “ha fatto molte cose nel modo giusto”.
Le critiche alla Cina
Gates, la cui fondazione portata avanti con la moglie Melinda porta avanti studi sui virus e sui vaccini ormai da anni, domenica ha rilasciato una dichiarazione domenica in cui ha respinto le accuse secondo le quali la Cina avrebbe inizialmente nascosto al mondo intero l’effettiva portata del coronavirus quando emerse a Wuhan a dicembre.
Gates: “Interpretazioni errate”
“Questa è una cattiva interpretazione”, ha dichiarato Gates a Fareed Zakaria della Cnn nel corso dell’intervista “penso che ci siano molte cose errate e ingiuste dette a proposito”. Il miliardario (uno dei più grandi finanziatori dell’Oms) ha dato il merito alla Cina di essere tra le regioni che si sono mosse più velocemente sperimentare sui test in modo da prevenire il virus. “La Cina ha fatto molte cose buone all’inizio, come in tutti i Paesi in cui si manifesta un virus”, ha affermato Gates. “Possono guardare indietro e dire dove hanno sbagliato”.
La sperimentazione della Bill & Melinda Gates Foundation
Gates invece ha criticato gli Stati Uniti, dove invece non ci sarebbero abbastanza possibilità di portare avanti i test e dove si sarebbe scatenata la confusione in seguito al diffondersi del virus: “Alcuni Paesi hanno risposto molto rapidamente e hanno messo a punto i loro test ed hanno evitato incredibili sofferenze economiche ed è triste che negli Stati Uniti, dove ti aspetteresti di fare bene, abbiano fatto male”, ha detto. I test sul vaccino contro il coronavirus sviluppato dall’azienda biotech americana Inovio è entrato circa venti giorni fa nella sua fase di sperimentazione sull’uomo sovvenzionata dalla Bill e Melinda Gates Foundation e con l’ok della Food and Drug Administration (Fda).
Ilaria Paoletti
2 comments
Alle elites occulte la Cina piace; un regime dittatoriale dove le persone sono ridotte ad un controllo serrato, a sripendi da due lire e alla mancanza di diritti di fronte allo stato è il loro sogno.
Ecco il fratello malvagio di Nino D’Angelo.