Pyongyang, 29 apr – Alle 05:30 ora di Seoul, la Corea del Nord ha effettuato un altro test missilistico: un missile del tipo KN-17 è stato lanciato dalla vicinanze di Bukchang nella regione di Pyeongannam-do (provincia di Pyeongan Sud poco a nord della capitale).
Secondo quanto riportano le prime fonti ufficiali del US Pacific Command e del South Korean Joint Chiefs of Staff (JSC), il missile sarebbe esploso qualche secondo dopo il lancio ad una quota di circa 70km. Questo lascia supporre che in realtà il missile sia stato fatto detonare dalla Corea del Nord in quanto a quella altitudine, nella mesosfera, l’aria è talmente rarefatta da essere in condizioni subspaziali e quindi è difficile che l’esplosione possa essere dovuta a fattori aerodinamici. Il KN-17 è ritenuto essere una variante dei missili Scud o No-Dong a propellente liquido e singolo stadio. Classificati come MRBM non se ne conosce l’effettivo raggio di azione e si ritiene che abbiano una certa capacità antinave: si differenziano dai No-Dong per le alette stabilizzatrici in prossimità dell’ogiva, cosa che fa supporre siano dotati di una certa guida terminale. Il primo test di questo missile è stato condotto il 5 aprile scorso dal poligono di Sinpo, e si sono visti per la prima volta durante la parata militare dello scorso 16 aprile, stesso giorno in cui un secondo test del medesimo vettore è fallito.
Il test di stanotte arriva a poche ore dalla discussione in seno al Consiglio di Sicurezza dell’Onu del programma missilistico nordcoreano e rappresenta una risposta alle recenti prese di posizione degli Usa sulla questione. Alquanto sibilline le reazioni della Casa Bianca che cita per la prima volta Pechino in una dichiarazione ufficiale. Trump ha infatti dichiarato che “La Corea del Nord ha disatteso le speranze della Cina e del suo altamente stimato Presidente con questo lancio, sebbene sia stato un fallimento. Male!”. Il Segretario di Stato, Rex Tillerson, fa invece sapere che occorre un approccio internazionale più forte che isoli lo stato comunista, ma ha anche riferito che gli Stati Uniti potrebbero essere preparati a negoziare con il leader della Corea del Nord Kim Jong-un.
Paolo Mauri