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Il continente nero corre dopo la pandemia: per l’Africa una crescita del 4% nel 2021

by Giuseppe De Santis
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Africa, crescita

Roma, 13 set – La pandemia da Covid-19 ha causato una forte recessione nel continente nero proprio nell’anno che doveva rappresentare una svolta nel suo sviluppo. Com’è facile immaginare, anche i tassi di povertà sono aumentati. La buona notizia è che nel 2021 la crescita dell’Africa si attesterà, in media, quasi al 4% (il 3,8% per la precisione). Questo grazie, tra le altre cose, all’incremento della domanda globale e all’aumento dei prezzi del petrolio e di altre materie prime.

La stima dei tassi di crescita giunge da un’analisi della società GlobalData, la quale ha previsto che per il 2021 le economie di Marocco, Kenya, Ghana, Egitto e Sudafrica si svilupperanno a tassi addirittura sopra la media.

Materie prime e politiche anticicliche trainano la crescita in Africa

Analizzando in maniera dettagliata la situazione delle singole nazioni, il Marocco sfiorerà il +5,2%. Rabat può contare non solo sul buon andamento dell’agricoltura, ma anche sul discreto successo della campagna vaccinale e su politiche fiscali e monetarie mirate che hanno contribuito in maniera decisiva a stimolare l’economia. Per quanto riguarda il Sudafrica, invece, per il 2021 il tasso di crescita previsto sarà di quasi il 4,1%. Buona la situazione del settore bancario e quella della domanda interna, elemento quest’ultimo che traina anche l’Egitto e il Kenya.

Una considerazione a parte va fatta per la Nigeria, che era e resta la più grande economia dell’Africa. Nonostante l’incremento dei corsi del gresso, infatti, il gigante del continente nero si fermerà ad un più modesto +2,3%. A pesare sono soprattutto la crescente insicurezza, l’aumento dell’inflazione e il costo del debito.

Altri fattori che favoriranno la crescita in Africa nel 2021 sono le politiche economiche anticicliche adottate dai vari governi per attenuare gli effetti della recessione, l’aumento degli investimenti diretti esteri legati alle opportunità economiche e la creazione dell’area di libero scambio africana.

Giuseppe De Santis

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