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Colonia, la follia dell’imam: “Le donne con il profumo provocano gli stupratori”

by Giorgio Nigra
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stupro2Roma, 22 gen – Care donne europee, come vi permettete di non puzzare? Poi se vi violentano non di potete mica lamentare… È questo, in sostanza, l’illuminato ragionamento espresso da Sami Abu-Yusuf, imam di Colonia a proposito dei fatti dell’ultimo dell’anno. L’uomo predica nella moschea Al Tahuid a Kalk, quartiere della città tedesca ad alta densità immigrata, e sarebbe vicino all’estremismo salafita, tanto da essere tenuto sotto osservazione dall’intelligence. L’intervista, realizzata da una emittente russa “Ren Tv”, sta creando grande scalpore in Germania. “Queste dichiarazioni sono un pugno in faccia alle vittime“, scrive la Bild sul proprio sito web. La Bild cita l’intera frase pronunciata dall’imam: “Uno dei motivi per cui gli uomini musulmani violentano o infastidiscono le donne è per come vanno vestite. Quando se ne vanno in giro mezze nude e profumate, accadono certe cose. È come buttare olio sul fuoco”. Il deputato dei verdi Volker Beck, esperto di difesa dei diritti dell’uomo, ha annunciato di aver esposto denuncia contro l’imam per istigazione pubblica commettere reato.

Intanto proseguono le indagini sui fatti di San Silvestro. Gli attacchi sono avvenuti in quattro diverse città: Colonia, Düsseldorf, Dortmund e Bielefeld. Il numero di vittime registrate è pari a 1.216. Finora la polizia ha identificato 52 sospetti, quasi tutti immigrati. Lunedì è arrivato il primo arresto nell’ambito dell’inchiesta per gli assalti a Colonia. Un 26enne algerino richiedente asilo è stato accusato di aggressione sessuale e di furto. L’uomo è stato arrestato insieme ad un altro algerino richiedente asilo che però è accusato unicamente di furto. Entrambi risiedevano in un centro di accoglienza per rifugiati a Kerpen, cittadina alle porte di Colonia. Chissà se in sede processuale passerà la linea dell’imam e si cercheranno per lui delle attenuanti, dato che in fondo le donne stuprate si erano messe il profumo.

È del resto singolare che il frutto ultimo del progressismo più estremo sia un ritorno agli stereotipi più beceri, quelli per cui se la donna viene violentata significa che se l’è cercata. E non sono solo gli estremisti salafiti a rispolverare questa logica: basta ricordare quanto disse il politicamente correttissimo sindaco di Colonia, Henriette Reker, subito dopo i fatti: “Le donne devono adottare un codice di comportamento per prevenire futuri attacchi”. Pur di non aprire gli occhi sulla realtà dell’immigrazione, questa società folle è disposta anche a tornare di diversi secoli indietro circa i diritti delle donne.

Giorgio Nigra

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Stefano Vaj 22 Gennaio 2016 - 2:51

La verità d’altronde è che dal punto di vista sessuofobico della dottrina islamica il sesso con una donna fuori dal matrimonio, peggio ancora se infedele, ed ivi compreso se prostituta, è condannato ancora più duramente che dal cattolicesimo. Gli episodi stile Colonia rappresentano semplicemente la coniugazione tra meccanismi sociologici tipici delle invasioni – persino quando sono opera di eserciti organizzati, immaginiamoci di bande di disperati e balordi – e cultura “terrona” che nelle zone di provenienza e non solo spesso trascende le appartenenze religiose. In questo credo assolutamente alla sincerità dell’Imam quanto al fatto che la sua preoccupazione non sia di giustificare i suoi fedeli, ma evitare che siano indotti al peccato.

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Audrey 22 Gennaio 2016 - 7:00

Nessuna “follia”. Questo imam è coerente con le scritture della sua religione. «Ogni occhio è fornicatore! E se una donna si profuma e poi attraversa un gruppo (di uomini), ella è fornicatrice!»

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