Chernobyl, 6 apr – Tutto il mondo è prostrato dall’emergenza coronavirus ma in Ucraina è tornato anche l’incubo di Chernobyl; sono due giorni, infatti, che nel luogo dove si è verificata la più grande catastrofe nucleare di sempre, che si combatte contro un incendio nei boschi nell’area cosiddetta “di esclusione” intorno alla città, ormai fantasma.
Lo spiegamento di forze
Sono passati quasi 34 anni dal guasto al reattore 4 di Chernobyl, e adesso un nuovo pericolo risveglia il dramma dormiente della cittadina dell’ex Unione Sovietica; per domare le fiamme nel bosco che circonda l’ex luogo della centrale nucleare sono stati schierati due aerei, un elicottero e sono intervenuti un centinaio di vigili del fuoco.
Le autorità rassicurano i cittadini
Sembra che all’inizio dai servizi di soccorso siano state segnalate generiche “difficoltà” nella gestione dell’incendio, perché vi sarebbe stato un aumento delle radiazioni. Ieri, invece, l’incendio pareva sotto controllo e circoscritto, senza ulteriori aumenti delle radiazioni nell’aria. Le autorità, da par loro, assicurano che non vi è pericolo per le persone.
Firsov: “Brutte notizie”
Non è d’accordo il capo del servizio di ispezione ecologica, Egor Firsov, su Facebook avverte: «Ci sono brutte notizie, le radiazioni sono al di sopra della norma nel luogo dell’incendio. Come vedete nel video gli indicatori segnano 0,14 e 2,3». Ieri Firsov ha caricato sui social network un video in cui il suo contatore Geiger segnava un livello di radioattività ben 16 volte superiore al normale. Nel frattempo la polizia ucraina ha reso noto l’arresto di un uomo di 27 anni. che sarebbe colpevole di aver acceso l’incendio nella “zona di esclusione” attorno all’ex centrale nucleare di Chernobyl.
Ilaria Paoletti