Santa Cruz, 13 gen – Catturato in Bolivia Cesare Battisti. L’Interpol era sulle sue tracce da tempo. L’ex terrorista comunista pluriomicida aveva fatto perdere le sue trcce dopo che il neopresidente brasiliano Jair Bolsonaro aveva promesso che l’avrebbe estradato in Italia per essere assicurato alla giustizia.
La cattura alle 17 circa di sabato 12 gennaio, quando una squadra speciale dell’Interpol, formata da investigatori italiani, lo ferma. L’ex terrorista dei Pac aveva una barba finta ma sul documento nella sua tasca c’è scritto Cesare Battisti, nato il 18 dicembre del 1954.
L’Interpol si era messa sulle tracce del latitante poco prima di Natale. Come riporta il Corriere della Sera, si è trattato di “un lavoro minuzioso e certosino, un lavoro di strada attingendo agli informatori e alla conoscenza del territorio, un lavoro di tentativi, calcoli e azzardi”.
Ora bisogna capire quali sono i tempi e i passaggi burocratici per farlo tornare in Italia, dove lo aspetta l’ergastolo per aver commesso quattro omicidi. In tempi abbastanza brevi comunque la Bolivia potrebbe espellerlo e rimpatriarlo nel nostro Paese.
Filipe Martins, consigliere speciale del presidente brasiliano, conferma: “Il terrorista italiano Cesare Battisti è stato arrestato in Bolivia e sarà presto portato in Brasile, da dove verrà probabilmente mandato in Italia, così da poter scontare l’ergastolo secondo la decisione della giustizia italiana”.
Il 64enne terrorista era latitante dal dicembre 2018 dopo la revoca dello status di residente permanente in Brasile e l’ordine di estradizione del presidente Michel Temer. Al momento della cattura non ha opposto resistenza.
Al momento dell’arresto era da solo, camminava con passo ciondolante, forse conseguenza di uno stato di ebbrezza. Tolta la barba posticcia c’erano molti dettagli sia dell’andatura sia dei lineamenti, in particolare del viso, che combaciavano con le ultime fotografie e gli ultimi video su Battisti, anche se parecchio datati. L’Interpol, con il supporto della polizia boliviana, ha avvicinato e accerchiato l’ex terrorista. Poi la prova definitiva dal documento d’identità.
Ludovica Colli
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[…] Non sapevano nulla degli atti processuali a suo carico, né forse se ne curavano. Poi, dopo l’arresto all’inizio di quest’anno e l’ammissione di aver compiuto quattro omicidi, la rivelazione. “Eh sì, dottore, io […]
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