Los Angeles, 9 lug – La California non è più uno Stato “bianco”: stando ai dati del censimento diffusi il mese scorso, al 1 luglio del 2014 lo Stato americano contava 15 milioni di ispanici contro i 14,9 milioni di bianchi.
Secondo stime del dipartimento delle Finanze, entro il 2060 gli ispanici saranno quasi la metà, il 48%, della popolazione dello Stato, mentre i bianchi saranno pari al 30%.
“È una sorta di riconoscimento ufficiale, attraverso le statistiche, di una tendenza che è in corso da quasi una generazione”, ha dichiarato al Los Angeles Times Roberto Suro, dell’Università del Sud della California.
In effetti, in California i latinos (ovvero messicani, portoricani e immigrati dagli Stati del Centro e del Sud America) erano 2,4 milioni nel 1970 e 7,7 milioni nel 1990. L’età media degli ispanici è di 29 anni, mentre la popolazione bianca è ben più vecchia, con un’età media di 45 anni.
E non si tratta solo dei latinos. La California è anche lo Stato con più asiatici rispetto agli altri 49 Stati dell’Unione: vengono dall’Asia ben 6,3 milioni di californiani.
Roberto Derta
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