Londra, 20 mar – Brexit, il Regno Unito è nel caos e si profila sempre più un rinvio del “divorzio” dall’Unione europea. Ma Bruxelles mette i paletti: non si va oltre le Europee. La premier Theresa May ha inviato al presidente del Consiglio europeo Donald Tusk una richiesta di proroga dell’articolo 50 fino al 30 giugno. Lo ha annunciato la stessa leader dei Tory intervenendo alla Camera dei Comuni.
“Come primo ministro non sono disposta a rinviare la Brexit oltre il 30 giugno“, ha detto la May all’inizio del consueto question time del mercoledì. May ha quindi annunciato che intende sottoporre nuovamente ai Comuni il testo dell’accordo per la Brexit, nonostante lo stop imposto al governo dallo speaker John Bercow. A questo punto dopo il Consiglio europeo del 21 e 22 marzo.
Nella lettera inviata a Tusk la premier conservatrice definisce “inaccettabile” la partecipazione della Gran Bretagna alle prossime elezioni europee. “L’idea che a tre anni dal voto nel referendum del 2016 si chieda ai britannici di eleggere un nuovo Parlamento europeo è inaccettabile”, si legge in un passaggio della lettera.
L’avvertimento di Juncker: “Ritiro prima del 23 maggio”
Il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker ha detto in una telefonata alla May che “è una buona idea che lei abbia spiegato il suo pensiero prima del Consiglio europeo. Tuttavia, ha chiaramente avvertito il primo ministro di non includere una data successiva a quella delle elezioni europee”, come già aveva fatto l’11 marzo. Lo dice il portavoce capo della Commissione, Margaritis Schinas, a Bruxelles.
Juncker “lo ha ripetuto nel corso della chiamata: il ritiro va completato prima del 23 maggio, altrimenti rischiamo di dover fronteggiare incertezze giuridiche e difficoltà“, considerando che la data delle elezioni è il 23 maggio e che, se l’estensione richiesta è fino al 30 giugno, il Regno Unito sarà ancora un Paese membro dell’Ue alla data delle europee, e quindi dovrebbe parteciparvi.
Adolfo Spezzaferro