Parigi, 4 nov – Un poster per l’ultimo film di Borat, apparso sugli autobus di Parigi, ha causato rabbia tra alcuni musulmani francesi perché ritrae Sacha Baron Cohen quasi nudo che indossa un anello con la parola “Allah” in caratteri arabi. Alcuni cittadini infuriati si sono sfogati sui social media, accusando le autorità della città di insultare l’Islam. Così, mentre la principale rete di trasporti di Parigi, la RATP, si è rifiutata di rimuovere i manifesti, gli autobus della rete TICE, che opera in un’area prevalentemente musulmana, lo hanno rimoso.
Borat e l’anello “Allah”
Il poster del secondo film di Borat, che può essere visto sul lato di molti autobus parigini, mostra l’attore inglese Baron Cohen che indossa un anello d’oro con la parola “Allah” scritta su di esso in arabo e indossa solo una mascherina per coprire i suoi genitali, in omaggio (aggiornato ai tempi del coronavirus) al famoso “mankini” che il suo personaggio Borat indossava nel primo film. Le polemiche sull’immagine di Borat arrivano in un momento di altissima tensioni in Francia tra lo stato, che immediatamente dopo l’assassinio del professore decapitato per aver esibito le vignette di Charlie Hebdo, che sostiene che la la satira contro la religione fa parte della libertà di parola, e i musulmani in Francia (e non solo) che si sentono particolarmente presi di mira e non rispettati dai nostri cugini d’Oltralpe.
Via Borat dal quartiere musulmano
Un autista francese che risponderebbe al nome Django M, avrebbe minacciato di “grattare” via il poster di Borat, dicendo che era “incredibile” che l’immagine fosse stata autorizzata per gli autobus di Parigi. La RATP ha rifiutato di rimuoverli, dicendo che “in nessun caso” avrebbe cancellato questa campagna pubblicitaria di Borat dalla rete dei bus. Tuttavia, l’annuncio è stato rimosso dagli autobus della rete TICE che coprono Evry, un sobborgo meridionale con una grande popolazione musulmana, secondo quanto riportato dal Times.
“Umorismo insolito giudicato inappropriato”
Il RATP ha negato di aver rimosso i poster per preoccupazione per la sensibilità musulmana, dicendo che la decisione è stata presa perché “il loro umorismo insolito è stato giudicato inappropriato dalla direzione del TICE”. Ha anche smentito i rapporti emersi sui social media secondo cui le persone avevano lanciato pietre contro gli autobus durante il fine settimana in aree della città con grandi popolazioni di immigrati, affermando che tali attacchi sarebbero “comuni” durante Halloween …
Ilaria Paoletti
1 commento
Non bisogna essere mussulmani per rilevare che questo poster pubblico è di cattivo gusto…
Oltretutto il fisico di questo “scorfano” è pure degradato e degradante. Rovina anzi tempo la fantasia dei giovani, primavera di bellezza!