Canberra, 1 gen – L’Australia decide di omaggiare con una nuova versione dell’inno nazionale anche gli aborigeni: con il 2021 si inaugurano anche nuove parole del testo.
L’inno Advance Australia Fair
L’inno australiano si chiama Advance Australia Fair, ed è stato “migliorato” per far sì che anche le comunità di aborigeni si sentano incluse. Lo ha annunciato il primo ministro Scott Morrison giovedì tardi, poche ore prima dello scattare del 2021. La strofa incriminata recitava: “Tutti gli australiani ci rallegriamo, perché siamo giovani e liberi”. Ora la frase terminerà con “uniti e liberi”. “L’Australia come nazione moderna può essere relativamente giovane, ma la storia del nostro Paese è antica, così come le storie dei molti popoli delle Prime Nazioni di cui riconosciamo e rispettiamo giustamente la gestione”, ha scritto Morrison in un articolo di opinione sul Sydney Morning Herald. “Nello spirito di unità, è giusto che anche noi ora ci assicuriamo che il nostro inno nazionale rifletta questa verità e l’apprezzamento condiviso”.
Inno cambiato più volte
Il governo ha già dei precedenti per quanto riguarda il cambiare parole negli inni. Quando l’attuale inno, risalente al 1878 per opera di Peter Dodds McCormick, fu dichiarata inno nazionale ufficiale dell’Australia nel 1984 (andando a sostituire “God Save the Queen”), due strofe che recitavano la parola “figli” furono cambiate per prediligere una terminologia “neutra” e più inclusiva. L’inno è comunque stato oggetto di controversie negli ultimi anni, per via delle proteste sulla scarsa rappresentanza indigena. In particolare, molti si sono opposti alla frase “perché siamo giovani e liberi” – che si riferisce a quando la prima flotta britannica sbarcò in Australia nel 1788 – dato che l’Australia è la casa di una delle più antiche civiltà conosciute del mondo, quella degli aborigeni.
Ilaria Paoletti
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