Beirut, 12 nov – Grave attentato vicino alla moschea Husseynieh, alla periferia sud di Beirut. Sarebbero 20 i morti e 180 i feriti secondo i dati provvisori forniti dalle autorità libanesi.
L’attentato, rivendicato dall’Isis, sarebbe una risposta da parte del gruppo terrorista alle ultime vittorie dell’esercito siriano nel nord della Siria, tra cui l’ultima compiuta oggi nella città strategica di Al Hadar alla periferia di Aleppo.
I terroristi (sembra in numero di tre), molto probabilmente non libanesi e quasi certamente provenienti dal campo profughi di Burj al Barajeneh si sono potuti avvicinare alla moschea non attraversando nessun posto di blocco. Il tempestivo intervento delle forze di sicurezza di Hezbollah ha impedito che gli attentatori potessero entrare all’interno del luogo di culto, in quel momento gremito di fedeli in preghiera. I terroristi sarebbero entrati per questo in un vicino centro commerciale.
Il responsabile della sicurezza di Hezbollah per il quartiere di Burj Barajneh, Abou Ali Mortada, è rimasto ucciso nella seconda esplosione riuscendo però a neutralizzare il terzo terrorista prima che questi si facesse esplodere. Hezbollah afferma che un quarto terrorista sarebbe al momento riuscito a fuggire.
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Mai stato a Beirut.