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Roma, 27 gen – La Banca Mondiale ha appena diffuso i dati sulla stima dello sviluppo economico e, anche quest’anno, le previsioni per il 2020 dimostrano che molte delle nazioni con la crescita più forte si trovano nel continente nero.
L’Africa corre
Per quanto riguarda l’Africa sub-sahariana il Paese con la crescita più robusta rimane il Ruanda, che crescerà dell’8,1%: un dato che dimostra come la decisione del governo di puntare sull’high tech stia dando i suoi frutti. E’ invece del 7% la crescita stimata per la Costa D’Avorio, dovuta non solo all’export di prodotti quali cacao, caffè, caucciù e altre materie prime, ma anche ai tentativi di diversificare la sua economia e diventare una meta turistica.
Per quanto riguarda il Ghana le previsioni sono del +6,8%, un dato notevole ma inferiore a quello previsto dal Fondo Monetario che la prevede a +7,5%. A contribuire a questa crescita sono le buone performance dei settori agricolo, manifatturiero e dei servizi. Per stimolare l’agricoltura il governo ha varato il piano “Planting for food and jobs”, programma che prevede una serie di incentivi per creare posti di lavoro nell’agricoltura e allo stesso tempo rendere la nazione autosufficiente nella produzione di riso, soia e altri prodotti di base. Va inoltre ricordato il programma “One district, one factory”, avente lo scopo di incentivare l’industrializzazione con l’apertura di fabbriche abilitate a trasformare le materie prime in prodotti a più alto valore aggiunto.
Lo stesso risultato del Ghana dovrebbe centrarlo il Senegal, il quale oltre a contare sull’esportazione di prodotti agricoli sta anche iniziando a sfruttare giacimenti petroliferi situati nelle sue acque territoriali. Più basso, ma sicuramente non modesto, il +6% del Kenya che riflette in gran parte il buon andamento del settore agricolo.
La Nigeria invece è destinata a crescere del 2,1%, dato debole che riflette la scarsità di valuta pregiata legata al fatto che Abuja esporta petrolio ma importa quasi tutto il resto, compreso i prodotti derivati dal greggio.
Diverso invece il caso dell’Etiopia. La banca centrale prevede per il periodo 2019/2020 una crescita del 10,8%: un arco temporale diverso rispetto alle altre statistiche disponibili, per cui non sono possibili agevoli confronti. La forte crescita stimata riflette in parte il piano di industrializzazione voluto dal governo per attirare imprese manifatturiere nei parchi commerciali al fine di trasformare il Paese in una nazione a medio reddito per il 2025, e in parte all’apertura agli investitori stranieri del mercato delle telecomunicazioni, delle banche e dello zucchero.
Infine meritano di essere menzionate le previsioni relative al Marocco. Secondo stime autorevoli fatte da diverse agenzie governative l’economia del regno nordafricano è destinata a crescere del 3,5%, un valore in aumento rispetto al 2,3 del 2019, questo non solo per via del buon andamento dell’agricoltura ma anche grazie a un incremento delle esportazioni, delle entrate fiscali e degli investimenti.
Giuseppe De Santis
3 comments
Rimanessero a casa mò.
Ma non c’ era e c’è un grave problema climatico in quel continente?! Basta con le prese in giro!
Inter nos, sul concetto di crescita, comunque, ci sarebbe molto, ma molto da discutere… Anche se di capaci, obbiettivi, onesti, per discutere, in giro ne vedo pochi, molto pochi. Riconoscerli è un’ arte!!
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