Kabul, 16 nov – Si riduce ancora la presenza militare italiana sul suolo afghano. Giovedì mattina si è concluso il rientro di 400 militari che hanno lasciato la Forward Operative Base “Tobruk” di Bala Boluk, ultimo avamposto della Transition Support Unit South.
La cessione della F.O.B. “Tobruk”, che segue di qualche settimana la chiusura della base “Dimonios” nella città di Farah, ha ridotto a circa 2000 unità il nostro contingente ancora dispiegato nelle ultime due basi poste negli gli aeroporti di Herat e Shindand.
L’ultimo convoglio, condotto dalla brigata meccanizzata Aosta e composto dai bersaglieri del 6° reggimento di Trapani, ha lasciato, sotto la scorta degli elicotteri d’assalto A129 Mangusta e dei velivoli UAV Predator, il forte che diventerà la sede del 6° Kandak formato dalla seconda brigata del 207° corpo d’armata dell’esercito afghano.
Questa dismissione fa parte del ridimensionamento del contingente italiano che proseguirà, come stabilito dall’Alleanza durante il summit di Chicago del maggio 2012, fino alla fine del 2014 quando avrà fine la missione ISAF. Una volta terminata il supporto alle truppe afghane conterà, secondo il ministro della Difesa Mario Mauro, “massimo 800 militari”.
Cesare Dragandana