Roma, 22 lug – Qamar Gul a 16 anni è già un’eroina nazionale. Parliamo di un’adolescente afghana che ha mostrato un coraggio non comune, vendicando a fucilate l’uccisione dei propri genitori da parte dei talebani. Una storia per certi versi incredibile, che sta impazzando sui social e sui media internazionali, ma che fotografa alla perfezione la realtà di una nazione da sempre in guerra. E in guerra anche le persone apparentemente più docili e indifese possono trasformarsi in ossi duri che è preferibile non provocare. La 16enne afghana è uno di questi personaggi, o almeno tale è diventato da quando il 17 luglio un gruppo di talebani ha fatto irruzione nella sua abitazione uccidendole i genitori. Lei non ci ha pensato troppo e per vendetta ha imbracciato un AK-47, ammazzando i fanatici miliziani.
La vendetta
Per l’esattezza ha fatto fuori due assassini del padre e della madre, ferendone molti altri. Il tutto dopo l’agguato subito in casa sua, scatenato dall’accusa rivolta dai talebani nei confronti del padre di Qamar Gul: sostenitore del governo di Kabul, dunque da eliminare. Il fatto è avvenuto in un piccolo villaggio della provincia di Ghor, nel cuore dell’Afghanistan, dove l’adolescente viveva con il fratello minore e i due genitori. Questi ultimi sono stati trascinati fuori di casa e assassinati senza pietà dai talebani. La ragazzina evidentemente non rappresentava un pericolo per gli aggressori. E invece lei ha imbracciato il kalashnikov del genitore ucciso, anche per proteggere il fratellino, ed è uscita di casa per vendicarsi.
Simbolo di resistenza
Un affronto imbarazzante per i talebani che poco dopo sono tornati in forze per attaccare di nuovo la casa della 16enne. A quel punto però sono intervenuti gli abitanti del villaggio e le forze del governo, riuscendo a respingere il nuovo assalto. La ragazza e il fratellino, come precisato dal governatore provinciale Mohamed Aref Aber, sono stati poi prelevati dalla forze di sicurezza governative e “condotti in un luogo sicuro”. Qamar Gul è adesso una celebrità locale, simbolo di forza e capacità di resistere ai fondamentalisti talebani. E la potente immagine di lei che imbraccia un fucile è diventata immediatamente virale sui social.
Eugenio Palazzini
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