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Aereo con materiale militare si schianta nel nord della Greci: 8 morti

by Michele Iozzino
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Roma, 17 lug – Un aero cargo che trasportava 11,5 tonnellate di materiale militare si è schiantato ieri notte nel nord della Grecia, per la precisione nelle vicinanze di Paleochori Kavalas, circa 140 kilometri a est di Tessalonica. Nessuna delle otto persone a bordo è sopravvissuta.

L’aereo trasportava materiale militare

L’aereo era partito alle ore 20:40 di sabato dall’aeroporto di Nis, nel sud della Serbia. Stando a quanto riportato dal ministro della Difesa serbo, Nebojsa Stefanovic, il velivolo trasportava 11,5 tonnellate di materiale militare serbo il quale era destinato al ministero della Difesa del Bangladesh. Il cargo era un quadrimotore Antonov An-12 della compagnia ucraina Meridian Ltd. La destinazione finale del volo era Dacca, ma era previsto uno scalo tecnico ad Amman, in Giordania.

I soccorsi

Sul luogo dell’incidente sarebbero intervenuto sette autopompe. A causa di numerose esplosioni seguite allo schianto, non sono però riuscite ad avvicinarsi. Due vigili del fuoco sono stati trasferiti in ospedale con difficoltà respiratorie per i fumi tossici inalati dopo aver lavorato sul luogo dell’incendio. Per la natura del carico le operazioni di soccorso intorno ai resti dell’aereo sono condotte con prudenza. Esperti dell’esercito e della Commissione greca per l’energia atomica si recheranno sul posto, dove utilizzeranno un drone per avvicinarsi alla carcassa dell’aereo. Obiettivo delle autorità è valutare la tossicità dell’aria dopo l’impatto.

Un’avaria all’origine dello schianto

La compagnia aerea proprietaria del velivolo, l’ucraina Meridian, ha confermato l’incidente, rendendo noto, tramite l’amministratore delegate Denys Bogdanovych, che tutti gli otto membri dell’equipaggio deceduti erano cittadini ucraini. All’origine dello schianto ci sarebbe stata un’avaria ad uno dei motori. Il pilota era riuscito ad avvisare le autorità e successivamente era stato autorizzato ad effettuare un atterraggio di emergenza negli aeroporti di Salonicco o Kavala. Il pilota ha dunque optato per Kavala, che era il più vicino dei due. Le comunicazioni sono poi saltate e l’Antonov è precipitato al suolo a circa 40 chilometri a ovest dell’aeroporto.

Michele Iozzino

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1 commento

fabio crociato 17 Luglio 2022 - 12:56

La storiella del tragitto e motivazione del viaggio è dura da bersi…, la Giordania “pacifica” conferma?! Ma certamente…

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