Melbourne, 23 dic – “In queste due ultime settimane abbiamo dovuto condurre un’inchiesta penale relativa alla formazione di quello che noi pensiamo essere un complotto terroristico. Riteniamo che ci fosse l’intenzione di realizzare quello che noi chiamiamo un attacco con modalità multiple, probabilmente il giorno di Natale. L’attacco doveva comprendere un’esplosione attraverso l’utilizzazione di esplosivi, e noi abbiamo le prove”. E’ quanto dichiarato da Graham Ashton, capo della Polizia dell’Australia sudorientale. Stando alle indagine delle forze dell’ordine australiane, la cellula di terroristi stava pianificando una serie di attentati coordinati nel centro di Melbourne il 25 dicembre.
Il gruppo, probabilmente non era direttamente affiliato all’Isis ma si sarebbe ispirato alle modalità terroristiche dello Stato islamico. L’operazione della polizia ha portato all’arresto di sette persone, tutte ventenni, delle quali cinque restano in carcere con l’accusa di terrorismo. Quattro di loro sarebbero cittadini australiani di origini libanesi, mentre il quinto uomo sarebbe nato in Egitto ma avrebbe anche la cittadinanza australiana.
“Noi pensiamo che essi si siano certamente auto-radicalizzati, ma che siano stati ispirati dall’Isis e dalla propaganda dell’Isis“, ha specificato Ashton. Secondo le ricostruzioni degli investigatori australiani, la serie di attacchi avrebbe potuto causare un gran numero di morti e feriti. Per il primo ministro Malcolm Turnbull, che ha ringraziato agenti di polizia e intelligence, “si tratta di uno dei più importanti complotti terroristici che si siano progettati negli ultimi anni”.
Eugenio Palazzini