Roma, 16 gen – E’ appena cominciato l’anno e le stime di crescita del Pil italiano vengono già ridimensionate. L’ultimo Bollettino Economico pubblicato dalla Banca d’Italia vede ancora prospettive globali incerte, volatilità dei mercati alta, minacce deflazionistiche, disoccupazione in crescita e scarsi investimenti. L’istituto di Via Nazionale rileva come un miglioramento della prima parte dell’anno sia possibile, ma ancora incerto. Per questo l’istituto di via Nazionale ha tagliato le stime sul Pil del 2015 dall’1,3% allo 0,4%. Per il 2016, invece, il Prodotto Interno Lordo dovrebbe aggirarsi attorno all’1,2%.
Prospettive incerte anche per quanto riguarda il mercato del lavoro e gli investimenti, mentre l’inflazione dovrebbe risalire ma lentamente. Continua anche la flessione del credito alle imprese, che risente sia della bassa domanda, sia delle condizioni di offerta, in miglioramento solo per le grandi aziende.
Per quanto concerne i consumi il Bollettino rileva che “in Italia negli ultimi trimestri i consumi hanno ripreso ad aumentare in misura contenuta ma il loro contributo alla crescita dell’economia è stato controbilanciato dalla flessione degli investimenti”.
La reiterazione con cui questi bollettini procrastinano nel tempo una fantomatica ripresa economica comincia ad assumere i contorni del parossismo. Si procede a spanne in campo economico e Renzi avrà il suo bel da fare per rabbonire gli italiani e le attese dei partners europei.
Giuseppe Maneggio
1 commento
[…] spingere insù l’asticella della crescita rispetto alle prime pessimistiche previsioni sono una serie di fattori. Anzitutto il calo dei rendimenti sui buoni del tesoro, i quali vedranno […]