Roma, 29 apr – In Italia il costo del lavoro è tra i più alti dei 34 Paesi Ocse e il salario medio lordo, oltre a essere il più tassato, è anche il più basso. Sono i numeri allarmanti del rapporto annuale Taxing Wages dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico.
Tassazione del lavoro tra le più alte dei Paesi Ocse
Le tasse sul lavoro in Italia sono in ribasso, ma sono ancora troppo alte tra i Paesi Ocse: tra il 2019 e il 2020, il cuneo fiscale arretra dal 47,9% al 46%, attestandosi di 11,4 punti sopra la media Ocse, che è del 34,6% (dal 35% del 2019). Una quota che colloca il nostro Paese al quarto posto nell’area, dietro a Belgio, Germania e Austria, a pari merito con la Francia. Più nel dettaglio, il cuneo fiscale in Italia è sceso di 1,91 punti percentuali tra il 2019 e il 2020, attestandosi al 46% per un lavoratore medio single senza figli. Per curiosità, in fondo alla classifica troviamo il Cile, con un cuneo fiscale al 7%. La media dell’area Ocse è in calo dello 0,39% al 34,6%.
Costo del lavoro: 49mila euro per ogni lavoratore
Brutte notizie anche sul fronte del costo del lavoro, che in Italia, dove la pressione fiscale continua a salire, è di circa 49mila euro per ogni singolo lavoratore, sopra la media dell’area Ocse (quasi 45mila mila euro), al 19esimo posto tra i Paesi più avanzati. Dal rapporto emerge anche che in Italia il salario medio lordo è di oltre 37mila euro (37.178 euro), al di sotto di quello medio Ocse pari a 39.188 euro.
Un lavoratore sposato con due figli porta a casa l’86,3% del salario lordo
Tenendo conto dei benefici legati ai figli e delle clausole fiscali, l’aliquota fiscale media netta dei dipendenti per un lavoratore sposato medio con due figli in Italia è del 16,4% nel 2020, ossia la 13esima più alta, rispetto al 12,9% della media Ose. Ciò significa che un lavoratore medio sposato con due figli in Italia porta a casa, al netto delle tasse e dei benefici familiari, l’83,6% del proprio salario lordo, rispetto all’87,1% della media Ocse.
Ancora, in Italia il peso maggiore del costo del lavoro è sulle spalle delle imprese, i cui contributi rappresentano il 24% del totale, mentre i contributi dei lavoratori pesano per il 7,2% e la tassazione sul reddito per il 14,8%.
Adolfo Spezzaferro