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Addio Berlusconi, grazie per averci salvato da De Benedetti

by Filippo Burla
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silvio berlusconi, morto

Roma, 12 giu – Silvio Berlusconi è morto oggi al San Raffaele di Milano. L’ultima querelle degna di nota risale al settembre del 2020. Con Berlusconi ricoverato al San Raffaele per Covid, De Benedetti se ne uscì con la classica poca eleganza che lo ha sempre contraddistinto: “Faccio i miei auguri a Berlusconi, ma il mio giudizio su di lui rimane critico: ha abbassato il livello di civismo e moralità del Paese”. Se voleva malcelare il rancore che ha covato per tutta la vita nei confronti del Cav, l’affarista torinese (naturalizzato svizzero) ci era riuscito benissimo.

Berlusconi – De Benedetti: la guerra dei trent’anni

E’ a metà degli anni ’80 che i destini dei due si incrociano. Ciò avviene attorno a due vicende: quella per il controllo della Mondadori e quella per la privatizzazione del gruppo Sme. E’ soprattutto la prima a portarli letteralmente ai ferri corti. Da un punto di vista giudiziario vincerà – con un risarcimento di quasi mezzo miliardo – De Benedetti. Sarà però Berlusconi a trionfare a livello imprenditoriale: Fininvest conquisterà quasi tutta la casa editrice, lasciando nelle mani dell’avversario solo La Repubblica e l’Espresso. Dalle colonne del quotidiano e del settimanale De Benedetti inizierà contro Berlusconi la sua personalissima guerra. Forse anche per questo il dominus di Mediaset deciderà, nel 1994, di annunciare la sua celebre “discesa in campo”.

A scontrarsi non erano solo due uomini su diverse barricare, ma due visioni del mondo totalmente opposte. Dall’edilizia alle televisioni, dalle banche allo sport, passando per la grande distribuzione: quello di Berlusconi è un impero eclettico (come il suo fondatore), estremamente redditizio e produttivo. De Benedetti, invece? Definirlo un cannibale è quasi fargli un complimento. E si badi che non è un giudizio, ma una semplice constatazione.

Capitalismo di rapina

“Suo padre produceva tubi, lui non ha mai prodotto un tubo” ebbe a dire Mario Giordano in un suo caustico editoriale. Hai voglia a dargli torto: a parte forse l’editoria (finita però oggi in crisi di risultati), non esiste settore nel quale, a differenza di Berlusconi, De Benedetti non abbia lasciato macerie dietro di sé.

Vogliamo parlare dell’Olivetti, eccellenza mandata al macero negli anni in cui l’informatica iniziava a delinearsi come fattore strategico per crescita e competitività? O vogliamo parlare dell’energia, dopo il crac Sorgenia accollato alle casse pubbliche? Anche alla Fiat non andò benissimo: silurato dopo quattro mesi. La dice molto lunga il fatto che gli Agnelli, dall’alto della loro non invidiabile pagella nella storia del (peggior) capitalismo italiano, siano stati gli unici a comprendere in pieno la sua genìa e dargli il benservito.

Il Cav ci ha salvato da De Benedetti

La (ex) “tessera numero 1 del Pd” è tutta qui. Vengono solo i brividi a pensare che avrebbe potuto essere il deus ex machina di una sinistra, negli anni ’90, lanciata verso la vittoria. Vero che la politica non ammette vuoti. Vero anche che, senza la discesa in campo di Berlusconi, De Benedetti avrebbe avuto la strada spianata. Non certo per una carriera politica: a differenza del primo, il secondo ha sempre fatto lavorare i partiti per lui.

La storia non si fa con i “se”, ma se tanto ci dà tanto è lecito pensare che l’Italia si sarebbe tramutata già da allora in un supermercato alle prese con i saldi di fine stagione. Ci siamo arrivati lo stesso, ma non senza – giova ricordare che con il governo Berlusconi 2 (Tremonti all’Economia) di fatto si interruppe la svendita avviata con le privatizzazioni – farli patire. Poi varranno tutti gli altri giudizi del mondo, ma almeno per questo un “grazie” è il minimo che si può e si deve concedere al Cavaliere. Per il resto: parce sepultis.

Filippo Burla

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2 comments

Germano 12 Giugno 2023 - 12:16

De Benedetti ha dimostrato la fibra che caratterizza quella casta di settari che cercano di dominare l’umanità riducendola a una grande mandria di schiavi al servizio di quella maledetta setta satanica che finché esisterà esisterà l’odio, le guerre e se ci riusciranno “l’intelligenza artificiale”….
Le mie condoglianze alla famiglia Berlusconi, anche se il personaggio non mi è mai piaciuto, ne come persona, ne come politico.

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E’ morto Berlusconi, il fragile argine al draghismo – Il Blog di Ras Taman 12 Giugno 2023 - 12:51

[…] Chiudiamo con un articolo del Primato Nazionale che entra nella questione della contesa tra Berlusconi e De Benedetti. Il link: https://www.ilprimatonazionale.it//economia/grazie-berlusconi-averci-salvato-de-benedetti-193607/ […]

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