Atene, 9 mar – Il governo greco ha annunciato di aver rimborsato la rata di 450 milioni, in scadenza oggi, al Fondo monetario internazionale. “Il pagamento è stato registrato e sarà effettuato in giornata”, ha detto una fonte ufficiale dell’esecutivo.
Il rimborso della rata relativa al prestito concesso dal Fmi per evitare il default greco nell’apice della sua crisi non era data per scontata. E, d’altra parte, non è neanche l’unica scadenza di quest’anno, che entro luglio dovrà all’istituto guidato da Christine Lagarde altri due miliardi.
Atene sta affrontando ancora numerose problematiche, in specie da quando Tsipras si è insediato al governo lo scorso inverno e ha avviato una serie di trattative per ridefinire le condizioni di austerità alle quali il paese è soggetto. Proprio la rinegoziazione degli accordi con l’Unione Europea è uno dei punti critici all’ordine del giorno, con i tecnici di Bruxelles per nulla convinti del piano di riforme presentato dal governo guidato da Syriza. Le riforme strutturali in buona parte orientate verso un’ulteriore stretta -sia pur edulcorata- su conti pubblici, prestazioni sociali , imprese di Stato, sono richieste esplicitamente per sbloccate la tranche da 7.2 miliardi di aiuti.
Senza quest’ultimo versamento il ministero delle Finanze, guidato da Yanis Varoufakis, rischia di andare gambe all’aria, dovendo fronteggiare il pagamento di stipendi pubblici e pensioni senza ancora capire dove attingere le risorse per farlo. In tal senso va anche interpretata la visita ufficiale di Tsipras a Mosca, ospite del presidente Putin: un gioco di sponda fra Russia, Ue e Fmi, al fine di tentare la mossa di smarcamento dall’abbraccio della (fu) Troika.
Filippo Burla