Roma, 11 mar – Si fanno sempre più insistenti le voci su una fusione fra Wind e H3G, più nota come “3”, due fra i principali operatori di telefonia mobile in Italia. Secondo indiscrezioni, i consulenti di Deutsche Bank, Goldman Sachs e Hsbc sono in queste ore al lavoro a sostegno dei rispettivi committenti: il gruppo olandese Wimpelcom, che controlla Wind, e il gruppo di Hong Kong Hutchinson Wampoa, proprietaria di 3.
Le consultazioni sarebbero già avanzate, rimanendo da definire gli assetti relativi alla governance della futura società. Proprio attorno a questo punto emergerebbero le principali problematiche, legate al controllo post-fusione. Wind è infatti una società più grande, più redditizia e con maggiori clienti rispetto a 3. Logico che Vimpelcom chieda maggiori poteri una volta concluso l’accordo, a meno che Hutchinson Wampoa non decida di liquidare la differenza in contanti.
In quest’ultimo caso, il colosso guidato dal magnate Li Ka-Shing avrebbe il 51% della società risultante dalla fusione, una realtà con oltre 30 milioni di clienti e in grado di competere praticamente alla pari con Tim e Vodafone.