Trieste, 14 nov – Il gruppo triestino Fincantieri ha lanciato un’offerta pubblica di acquisto sulla borsa di Singapore per rastrellare il 44,37% delle azioni di Vard, società cantieristica norvegese. La cifra messa sul piano è pari a 125 milioni di dollari locali, circa 82 milioni di euro. Attraverso l’operazione, annunciata oggi Fincantieri mira al controllo totalitario su Vard, di cui è già socia di maggioranza. La decisione è orientata, oltre che a consolidare il 100% del gruppo, anche all’uscita dalla borsa del paese asiatico.
L’acquisizione di Vard risale al 2012, quando con un impegno finanziario pari a oltre 900 milioni di euro Fincantieri arrivò ad acquistare il 55,63% delle azioni del gruppo nordeuropeo, specializzato nella realizzazione di mezzi di supporto per gli impianti petroliferi e di gas naturale, con siti produttivi in Norvegia, Romania, Brasile e Vietnam. La scelta fu motivata con la necessità di diversificare le aree di attività di Fincantieri, troppo esposta sulla cantieristica navale “standard”. Viste le sempre maggiori oscillazioni nel prezzo del petrolio, infatti, la società guidata da Giuseppe Bono rischiava di trovarsi con un andamento irregolare delle commesse: con l’espansione nel settore degli idrocarburi, invece, si possono raccogliere commesse in quest’ambito quando i valori di Brent e Wti salgono, mentre la loro fisiologica contrazione viene compensata dai maggiori ordini di navi da crociera e traghetti, la cui realizzazione si concentra di più – essendo mezzi fortemente energivori – nei momenti di prezzi bassi dei combustibili fossili.
Strategia di lungo periodo, quella elaborata da Fincantieri, che sembra pagare. L’anno scorso i primi nove mesi dell’anno avevano registrato una perdita pari a quasi 200 milioni di euro, diventati un utile di 7 milioni nello stesso periodo del 2016. Analogo discorso per la Vard ormai tutta tricolore, che ha ridotto il passivo da 845 a soli 104 milioni.
Filippo Burla