Trieste, 4 gen – Fincantieri, società cantieristica pubblica campione nazionale ed europeo, sarebbe ad un passo dall’acquisizione di Stx France, gli ex Chantiers de l’Atlantique, di Saint-Nazaire, nella Loira, uno dei più grandi cantieri navali sull’Atlantico.
La trattativa era nata a seguito delle difficoltà economiche e gestionali di Stx, colosso sudcoreano leader mondiale, per il quale negli ultimi mesi era stata aperta una procedura di fallimento sfociata nella messa in regime di amministrazione controllata da un tribunale di Seul a partire dallo scorso 30 maggio. Da qui era iniziata la partita per la cessione di alcune attività del gruppo, fra cui appunto i cantieri di Saint Nazaire. Accanto al gruppo triestino erano scesi in campo gli olandesi di Damen, i malesi di Genting e la francese Dcns. Dopo una lunga valutazione, i magistrati di Seul hanno ritenuto Fincantieri “miglior offerente” per il 66,6% di Stx France. “Fincantieri – ha poi spiegato un portavoce della corte sudcoreana – dovrebbe presentare uno studio sul cantiere navale francese e accordarsi sul prezzo d’acquisto”, che verosimilmente non dovrebbe superare i 200 milioni di euro.
Sembrano superate anche le resistenze di Parigi, che in uno slancio protezionista ha provato con scarso successo a far sentire la propria voce. Un tentativo limitato dal fatto che l’unica realtà francese della partita, la Dcns (erede dei cantieri creati dal cardinale Richelieu nel ‘600), nonostante l’esperienza nel settore non sembra avere la massa critica necessaria, stante l’evidente diverso peso specifico rispetto a Fincantieri che fattura il 30% in più (oltre 4 miliardi contro i 3 di Dcns) e ha quasi il doppio dei dipendenti, disseminati in mezzo mondo. Un non-interventismo, quello dell’Eliseo, che ha fatto andare su tutte le furie Marine Le Pen, preoccupata della perdita dei cantieri che producono le portaerei della marina transalpina, la quale chiede che lo Stato acquisti d’imperio il 51% della società.
L’impressione è comunque che sarà Fincantieri a spuntarla, consolidando pezzo dopo pezzo la sua presenza nella cantieristica. L’acquisizione di Stx France, peraltro, avviene a pochi anni di distanza da quella di Stx Osv, ramo di Stx Europe e più grande costruttore di mezzi di supporto alle attività di estrazione e produzione di idrocarburi. Una diversificazione, quella di Fincantieri, che procede a passo serrato sfruttando, come in questo caso, le difficoltà di Stx che, almeno fino al fallimento, era uno dei concorrenti più temibili del gruppo giuliano. Che si candida ora ad assumere la guida mondiale del settore.
Filippo Burla