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Per l’Eurogruppo esiste solo il Mes: slitta ancora il Recovery Fund

by Giacomo
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Roma, 16 mag – Non c’è Eurogruppo che non faccia parlare di sé, ed anche questa volta il pronostico non delude le aspettative. La videoconferenza di metà maggio è servita a definire gli ultimi dettagli su Mes e Sure, misure precedentemente discusse ed accolte dai Paesi membri; l’8 maggio, infatti, era stato trovato un accordo conclusivo sul Meccanismo Europeo di Stabilità, i cui prestiti potranno avere una durata massimo di 10 anni, con un tasso di interesse annuo dello 0.115%, in aggiunta ad una sorta di commissione iniziale dello 0.25%.

Il programma dell’evento di ieri, consultabile sul sito ufficiale, prevedeva due fasi distinte: la prima, in presenza di Irene Tinagli, presidente della commissione parlamentare Econ, è servita a discutere circa l’impatto che il coronavirus ha avuto ed avrà sull’economia dei Paesi membri; nella seconda fase si è invece sviluppato l’Eurogruppo vero e proprio.

Crisi economica annunciata

“Lo choc all’economia è senza precedenti”: queste le parole che ha pronunciato Paolo Gentiloni, Commissario europeo all’Economia, al termine dell’Eurogruppo. A suo dire, il crollo economico sarà accompagnato da una riposta europea adeguata, che al momento si articola in quattro misure principali: Mes, Sure, Bei e Recovery Fund. I fondi messi sul piatto dopo numerose videoconferenze dovrebbero raggiungere i 540 miliardi di euro: è chiaro a tutti, però, come la risposta programmata finora sia tremendamente insufficiente per far ripartire le nazioni più in difficoltà.

Non bisogna trascurare, infatti, come nessun membro abbia espresso interesse verso le nuove linee di credito anti pandemia del Mes: lo strumento è stato predisposto ed ha preso il via, però permane in uno stato di forte incertezza.

Eurogruppo: Mes e Sure possono partire

Mario Centeno, presidente dell’Eurogruppo, ha dichiarato operative le linee di credito anti pandemia del Mes, in accordo con il direttore del Meccanismo, Klaus Regling. Quest’ultimo ha fatto sapere che le linee di credito aggiuntive serviranno ad arginare le differenze fra i Paesi dovute ad una forte asimmetria nella risposta economica, data ovviamente da diverse capacità di bilancio.

Gentiloni ha ribadito anche ieri che ogni Stato potrà richiedere un prestito fino al 2% del Pil, impegnandosi ad utilizzare tale fondo per spese sanitarie dirette e indirette, legate ovviamente all’emergenza coronavirus.

Leggi anche – Altro che Mes senza Troika: ecco dove spuntano le condizioni

Oltre al Mes è stato definito anche il meccanismo Sure anti disoccupazione, disponibile probabilmente a luglio: questo programma prevede di sostenere con 100 miliardi di euro le risposte messe in atto dai diversi Paesi per contrastare la disoccupazione, come la cassa integrazione italiana e lo chomage partiel francese.

Leggi anche – L’ennesimo cappio Ue: Sure, soldi (in prestito) contro la disoccupazione

Troppo presto per Recovery Fund e Bei

Ancora nulla da fare per il Recovery Fund, strumento che ha ottenuto la maggioranza, e che prevede una potenza di fuoco di 2mila miliardi. Secondo Gentiloni, infatti, si tratterebbe di una risposta molto ambiziosa, tanto da richiedere più tempo per essere presentata definitivamente.

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Medesimo slittamento anche per la Bei, la cosiddetta risposta paneuropea (tramite la Banca europea per gli investimenti), ossia un fondo da 25 miliardi che garantirebbe alle imprese comunitarie liquidità per investimenti fino a 200 miliardi.

Giacomo Garuti

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Cesare 17 Maggio 2020 - 4:22

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“….Con la scusa del coronavirus…. hanno attuato un colpo di stato bianco e instaurato una DITTATURA con la complicità della minoranza.

Le pseduo opposizioni, invece di reagire, di protestare e fare tutto ciò che è nelle loro possibilità, come ad esempio abbandonare le Commissioni (molte presiedute da loro), mollare la cosiddetta Cabina di Regia, dove dispensano consigli, fanno proposte e presentano Emendamenti senza ottenere nulla, sono rimaste ugualmente attaccate alle Poltrone che garantiscono loro soldi, privilegi e visibilità. Invece di abbandonare Commissioni e Cabina di Regia, ma anche il Parlamento, per costrigere l’inquilino del Colle, nolente o volente, a indire elezioni, sono rimaste pressoché inerti.

In tal modo,…non solo hanno solo continuato a ‘legittimare’ un governo abusivo, ma hanno consentito ai traditori al soldo di poteri esterni di violare, calpestare e rottamare la Costituzione, di privare i Cittadini dei Diritti costituzionalmente garantiti, nonché di commettere crimini disumani contro persone inermi….

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