Home » Dazi Usa contro parmigiano, pecorino e prosciutto. Italia beffata

Dazi Usa contro parmigiano, pecorino e prosciutto. Italia beffata

by Adolfo Spezzaferro
1 commento
dasi usa italia

Washington, 3 ott – I dazi Usa si abbattono sul made in Italy, colpendo con una tariffa del 25% pecorino romano, parmigiano reggiano, provolone e prosciutto. Si salverebbero invece pasta, vino, olio d’oliva e prosecco. E’ quanto risulta dalla lista dei prodotti pubblicata dalle autorità americane dopo il via libera del Wto ai dazi degli Stati Uniti in rappresaglia contro gli aiuti Ue ad Airbus. “Una grande vittoria per gli Stati Uniti, una vittoria da 7 miliardi di dollari“: è il commento del presidente Usa Donald Trump. I dazi dovrebbero scattare dal 18 ottobre. Nell’elenco figurano anche il whiskey scozzese, i vini francesi, l’Emmental svizzero e la groviera. Dazi del 10% sugli aerei commerciali. Il responsabile Usa per il Commercio Robert Lightizer chiarisce che l’amministrazione Trump auspica di trattare con l’Unione europea per risolvere i nodi sul tavolo. Gli Usa inoltre hanno chiesto alla Wto un meeting il 14 ottobre per avere l’approvazione sulle contromisure contro la Ue.

Wto: dazi per 7,5 miliardi di dollari

Il Wto, ossia l’Organizzazione mondiale per il commercio, ha stabilito che gli Stati Uniti potranno imporre dazi agli europei per 7,5 miliardi di dollari (circa 6,8 miliardi di euro) come compensazione per gli aiuti illegali (ossia aiuti di Stato) concessi al consorzio aeronautico Airbus. Si tratta di una cifra record quella riconosciuta dal Wto, e fa riferimento ad una sentenza contro la Ue per il dossier Airbus pronunciata a maggio 2018. Il pronunciamento non chiude il contenzioso. Si prevede infatti che l‘anno prossimo il Wto si pronuncerà su quanti dazi potrà imporre la Ue contro gli Usa, che a sua volta era stata sanzionata per Boeing.

Per l’Italia oltre al danno, la beffa

Prima della notizia dei dazi il governo giallofucsia aveva auspicato un trattamento di favore da parte di Washington. Trattamento che invece non c’è stato. Sul Pil italiano, l’effetto stimato dei dazi è dello 0,05%. “L’Italia si rende perfettamente conto che c’è una tensione commerciale a livello globale e, sicuramente, la prospettiva di questo confronto sui dazi tra Stati Uniti e Ue non può non considerare che siamo coinvolti come Unione Europea, – ha detto il premier, Giuseppe Conte -, tuttavia confidiamo di poter ricevere attenzione dal nostro tradizionale alleato su quelle che sono alcune nostre produzioni strategiche”. “L’Italia difenderà i suoi interessi nazionali su ogni campo, specie quello economico e commerciale“, è la reazione del ministro degli Esteri Luigi Di Maio in una nota. “I mercati globali rallenteranno ancora di più perché “i dazi non sono mai una buona notizia”, ha commentato il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia.

Oltre al danno, la beffa. L’Italia, infatti, non è parte del consorzio Airbus ma è stata comunque colpita perché il ricorso è contro l’Unione europea.

Adolfo Spezzaferro

You may also like

1 commento

jenablindata 4 Ottobre 2019 - 4:29

non c’è problema…
via coca cola,sprite fanta e similari dalle nostre tavole,
via ford dai nostri garage,
e al posto di apple prendiamo huawei o xiaomi
al posto di facebook usiamo Renren,Twoo o vK.com
al posto di istagram c’è Telegram o WeChat
al posto di google c’è baidu o similari
al posto di windows c’è linus
e al posto del cinema di hollywood
c’è il cinema giapponese,coreano o indiano.

tolto la coca e google,tutto quanto sopra lo faccio già da anni…
non è difficile.

Reply

Commenta

Redazione

Chi Siamo

Il Primato Nazionale plurisettimanale online indipendente;

Newsletter

Iscriviti alla newsletter



© Copyright 2023 Il Primato Nazionale – Tutti i diritti riservati