Home » Confcommercio vede la ripresa. Ma l’Istat smentisce

Confcommercio vede la ripresa. Ma l’Istat smentisce

by Filippo Burla
0 commento

sangalli confcommercioRoma, 28 mar – E’ un Carlo Sangalli ottimista, ai limiti del raggiante, quello che a Cernobbio -in occasione dell’incontro annuale di Confcommercio– annuncia che l’Italia finalmente ha agganciato la ripresa.

“Oggi finalmente dopo tanti, troppi anni, di previsioni negative e di revisioni al ribasso, registriamo alcuni segnali di risveglio dell’economia. Infatti, la nostra stima di crescita dell’1,1% nel 2015, almeno dal punto di vista statistico, significa ripresa. E ci sono anche tutti i presupposti per una ripresa che non sia solo statistica. E alludo alla fiducia delle famiglie in forte crescita nei primi mesi di quest’anno, al sentiment delle imprese e al mercato del lavoro che stanno migliorando. E ad alcune favorevoli condizioni internazionali, dal costo del petrolio al cambio dell’euro, all’intervento della Bce che spingono in questa direzione”.

I numeri vengono dall’ufficio studi di Confcommercio, che segnala inoltre gli effetti benefici che verranno dai due eventi in programma quest’anno. Anzitutto l’Expo, che vale quasi 3 miliardi, lo 0.2% del Pil. Analogo discorso anche per quanto riguarda il Giubileo, la celebrazione in via straordinaria dell’anno santo recentemente annunciata dal Pontefice.

L’Istat conferma la parziale variazione di tendenza, almeno nel campo del commercio. Ad inizio anno le vendite al dettaglio registrano +1.7% rispetto allo stesso periodo del 2014, un aumento peraltro diffuso su buona parte dei panieri (dall’alimentare ai giocattoli, passando per cura della persona e prodotti sportivi) e delle superfici di vendita, siano esse piccole o grandi. Allo stesso tempo, però, dall’istituto di statistica tinteggiano un quadro ancora a tinte fosche. A fare da contraltare ai dati del commercio sono infatti quelli dell’industria, che a gennaio non riesce a confermare i dati di dicembre ma scivola ancora: -1.6% il fatturato su base mensile, che diventa -2.5% su base annua. Ancora troppi segni meno nel settore dell’industria, che fino a prova contraria è quello realmente trainante. La strada verso una vera e compiuta ripresa è ancora lunga.

Filippo Burla

You may also like

Commenta

Redazione

Chi Siamo

Il Primato Nazionale plurisettimanale online indipendente;

Newsletter

Iscriviti alla newsletter



© Copyright 2023 Il Primato Nazionale – Tutti i diritti riservati