Roma, 31 mar – Per la prima volta in 18 mesi arriva il calo per le bollette: -102,% luce, -10% gas. A dare l’annuncio è l’Arera, che precisa però che nonostante la riduzione delle tariffe i rincari restano molto alti rispetto alla media dello scorso anno. Infatti negli ultimi 12 mesi gli aumenti sono stati ingenti: dell’83% per la luce e del 71% per il gas. Ma a cosa si devono questi cali in bolletta? Al contratto di Tutela per le famiglie nel secondo trimestre 2022. Le tariffe sono state alleggerite grazie agli interventi del governo (anche se non abbastanza).
Arera annuncia primi cali bollette di luce e gas in 18 mesi
L’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) spiega che il calo in bolletta riguarderà 30 milioni di utenti domestici e sei milioni di imprese. Grazie anche all’azzeramento degli oneri generali e la riduzione Iva per il gas. “Misure straordinarie per una situazione oggettivamente straordinaria“, commenta Stefano Besseghini, presidente di Arera.
“In una situazione oggettivamente straordinaria, con un conflitto in atto e una volatilità mai registrata in precedenza sui mercati energetici – spiega Besseghini – e alla luce delle maggiori responsabilità di verifica e controllo attribuitele, l’Autorità ha deciso di adottare misure straordinarie a favore dei consumatori, sia per il tutelato che per il libero mercato”.
L’Arera ha infatti modificato una componente tariffaria che permette una compensazione dei costi di commercializzazione del gas. Una misura di riduzione, a vantaggio di tutti i clienti, che si applica alla fascia di consumi fino a 5mila metri cubi/anno. Riduzione possibile in base a quanto previsto dal recente decreto-legge n.21/2022.
Ecco come funziona nel dettaglio il calo nelle bollette
L’Autorità inoltre può confermare l’annullamento degli oneri generali di sistema in bolletta nel prossimo trimestre, grazie a quanto previsto dal decreto-legge n.17/22, con cui il governo – oltre a confermare anche la riduzione Iva sul gas al 5% per il trimestre – ha stanziato le ulteriori risorse necessarie all’intervento. Con lo stesso decreto il governo ha stanziato le risorse che permettono all’Autorità di confermare il potenziamento del bonus sociale. Valido per il prossimo trimestre e per un numero maggiore di famiglie in difficoltà, grazie all’innalzamento del livello limite Isee per l’accesso. Passato infatti da 8.265 euro a 12mila, e a 20mila in caso di famiglie con più di tre figli. Si tratta di tre milioni di famiglie beneficiarie per il bonus elettrico e di oltre due milioni per il bonus gas.
Anche per loro vale l’automatismo in vigore dal 2021. Chi ne ha diritto trova il bonus direttamente accreditato in bolletta, semplicemente effettuando la richiesta dell’Isee. Resta invece necessario compilare la domanda per le riduzioni delle tariffe da disagio fisico (utilizzo di apparecchiature elettromedicali salvavita).
Ma i rincari dell’ultimo anno restano altissimi
Nel dettaglio, le riduzioni sono poca roba rispetto alla mazzata per famiglie e imprese. In termini di effetti finali, per la bolletta elettrica la spesa per la famiglia tipo per il periodo 1° luglio 2021-30 giugno 2022 sarà di circa 948 euro. Un aumento dell’83% rispetto al periodo di riferimento precedente. Mentre la spesa della famiglia tipo per la bolletta gas sarà davvero considerevole: circa 1.652 euro. Con una variazione del +71% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente.
Le misure del governo non bastano a salvare famiglie e imprese dai rincari dovuti alle speculazioni con la scusa della guerra in Ucraina. Infatti, secondo una ricerca pubblicata dal Sole 24 Ore, sono salite al 15,44% le bollette di energia insolute, cioè non pagate da privati e piccole imprese nel mese di febbraio. Il valore delle forniture non pagate in Italia è passato dai circa 17 milioni di euro di dicembre, pari al 10% del totale mensile, ai 21,5 milioni di gennaio (13% del totale) fino ai circa 26 milioni di insoluto di febbraio.
Boom di distacchi per morosità: le famiglie non pagano le bollette
Pertanto i distacchi di fornitura per morosità sono aumentati di oltre il 36% rispetto a un anno fa. Secondo la ricerca, la situazione è destinata ad aggravarsi perché gli insoluti di febbraio sono legati agli incrementi del costo dell’energia a dicembre. Quando arriverà in bolletta l’aumento registrato a marzo, cioè fra due mesi, gli insoluti aumenteranno.
Ludovica Colli