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Le banche in crisi bussano alla porta del governo

by Filippo Burla
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03desksottotitolo-padoan-704x400-thumb-400xauto-42625Roma, 6 apr – Un incontro non a livello informativo ma decisamente operativo. Qualcuno azzarda addirittura l’aggettivo “sistemico” per parlare del vertice, andato in scena ieri a Palazzo Chigi, che ha visto il governo – per il tramite del ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, in persona – faccia a faccia con la Ignazio Visco, le principali banche italiane e Cassa Depositi e Prestiti.

“Il sistema bancario é solido”: la frase che si é sentita in ogni salsa, nonostante le difficoltà, il bail-in e i casi di Banca Etruria, Marche e le altre, questa volta non é risuonata. Sarà che le sofferenze nette – in discesa rispetto a dicembre dello scorso anno, ma con oltre 80 miliardi comunque al di sopra della media del 2015 – non danno margini di tranquillità; sarà che la Gacs, la semi-garanzia pubblica raffazzonata, esito della trattativa con la Commissione Ue, é per ora servita a poco; sarà che in borsa i titoli delle banche sono sotto tiro; sarà che alcune di essere rischiano di dover ricorrere un nuovo, l’ennesimo aumento di capitale. Insomma, al di là delle rassicurazioni di prammatica, il sistema sembra tutto tranne che florido e in salute.

Sofferenze e capitale sono, dunque, i punti caldi all’ordine del giorno. In che modo si interverrà? Come detto, la Gacs ha risolto poco o nulla. Ecco dunque spiegata la necessità di nuovi strumenti, da cui la riunione di ieri. L’obiettivo é creare “veicoli” – come si dice in gergo – di natura prettamente privata, al fine di evitare richiami da parte dell’Ue. Il pubblico, gettato dalla burocrazia europea fuori dalla porta, rientrerebbe comunque dalla finestra. Perché questi veicoli vedranno la probabile partecipazione di Cassa Depositi e Prestiti, chiamata ancora una volta a supplire alle mancanze di esecutivo e settore privato. Il suo ruolo sarebbe comunque minoritario, a fare da facilitatore per gli aumenti o da comprimario per la gestione dei non performing loans, in affiancamento a fondazioni, casse previdenziali e altri soggetti. Ammesso che dalla Commissione non avviino l’ennesima indagine per aiuti di Stato.

Filippo Burla

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