Roma, 28 apr – Alitalia starebbe preparando l’acquisto di una quota, pari al 49%, di Air Malta. L’annuncio è stato dato da Lewis Zammit, ministero del turismo di Malta, spiegando che è stato firmato un memorandum d’intesa per l’operazione.
Air Malta naviga da anni in non buone acque e, da tempo, il governo è alla ricerca di un partner (l’esecutivo de La Valletta manterrebbe in ogni caso il 51%) con il quale non solo reperire risorse finanziarie ma anche avviare sinergie di tipo industriale. In tal senso, un’Alitalia ancora “in cerca d’autore” dopo l’ingresso nella compagine societaria da parte degli emiratini di Etihad rappresenterebbe il soggetto ideale. “Condividiamo forti legami culturali e commerciali e questo Memorandum è un primo, importante, passo. Dobbiamo quindi guardare avanti per iniziare a progettare il futuro. Per questo motivo abbiamo deciso di analizzare, in modo approfondito, se Air Malta possa contribuire alla nostra crescita strategica e, in particolare, se e in che modo i network delle due compagnie possano completarsi in alcuni mercati come, ad esempio, quello del Sud Italia“, ha spiegato l’amministratore delegato di Alitalia, Cramer Bell.
In uno scenario, come quello del trasporto aereo, in continua ristrutturazione e che teme il rialzo del prezzo del petrolio e vista anche la sempre maggiore pervasività dei vettori a basso costo, le aggregazioni rappresentano per molti – anche per compagnie non di secondo piano come Alitalia – l’unica possibilità di uscire dal mezzo del guado. La firma dell’accordo prelude all’avvio di trattative esclusive fra la nostra ex compagnia di bandiera ed Air Malta. I dettagli economici saranno i principali da valutare, dato che il vettore maltese è in perdita e Alitalia prevede, da piano industriale, il ritorno all’utile a partire dal 2017. “Un’eventuale intesa con Air Malta non pregiudicherà il buon andamento del nostro piano triennale di rilancio o la nostra posizione finanziaria. Prenderemo però una decisione solo al termine di un’analisi approfondita in vista di un possibile accordo”, rassicura comunque Bell.
Filippo Burla