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Aiuti ad Atene: salvataggio o strozzinaggio?

by Salvatore Recupero
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fotoTsiprasAtene, 16 ago – La Grecia è finalmente salva. Il sogno di una notte di mezza estate si è avverato. I ministri delle Finanze della zona euro hanno approvato, lo scorso venerdì a Bruxelles, il terzo programma di prestiti alla Grecia. Il pacchetto da 86 miliardi di euro deve servire al paese per evitare la bancarotta.
Anche Atene, però, ha fatto la sua parte. Il giorno precedente, infatti, il Parlamento greco aveva approvato una nuova serie di riforme volute dai creditori per il terzo salvataggio del Paese. È opportuno a questo punto analizzare cosa prevede questo testo che tanto è piaciuto a Bruxelles.
Si tratta di una sorta di decreto omnibus che prevede misure ben precise in ogni settore dell’economia. Vediamo meglio nel dettaglio gli impegni presi dal governo con i creditori internazionali.
Il settore primario pagherà per primo. Il prossimo ottobre arriveranno le nuove tasse sul gasolio per gli agricoltori che vanno da 66 euro per 1.000 litri a 200 euro per 1.000 litri dal primo ottobre 2015 e passeranno a 330 euro, sempre per 1.000 litri, dal primo ottobre 2016. La tassa sul reddito degli agricoltori da versare in anticipo passerà dal 27,5% al 55%, mentre l’imposta complessiva sul reddito della stessa categoria è destinata a salire dal 13 al 20% nel 2016 e al 26% nel 2017. È bene ricordare che il contributo dell’agricoltura al prodotto nazionale è superiore alla media europea. Questo provvedimento rappresenta un bel colpo per i contadini greci.
Ma se questo non bastasse il socialista Tsipras, in nome dell’eguaglianza, ha pensato un po’ a tutti. Le agevolazioni sull’Iva sinora applicate per le isole saranno completamente abolite entro la fine del 2016 in tre fasi successive a partire dal primo ottobre 2015 sino al primo gennaio 2017. Prima di pensare all’economia greca dobbiamo pensare al suo territorio. Le isole, infatti, sono numerosissime nel loro insieme costituiscono circa un quinto del territorio nazionale. Il prelievo fiscale agevolato applicato alle isole greche non è un’agevolazione ma una compensazione rispetto al gettito che grazie al turismo riescono a produrre.
Il disegno di legge approvato mercoledì scorso dal Parlamento ellenico prevede altri regali per il popolo ellenico. Chi ha debiti scaduti nei confronti dello Stato vedrà gli interessi aumentare dal tre al 5% per gli importi superiori ai 5.000 euro.
Tornando di nuovo alla geografia non possiamo parlar della Grecia tralasciando l’importante ruolo che riveste la marina mercantile. Anche qui si è deciso di abbattere un settore vitale per l’economia di questa nazione.
La marina mercantile sarà oggetto di nuovi aumenti delle tasse: tra l’altro, la tassa sul tonnellaggio è destinata ad aumentare del 4% all’anno tra il 2016 e il 2020 mentre un contributo speciale da parte dei vettori cargo stranieri resterà in vigore fino al 2019.
Se questo è poco per gli investitori internazionali, il governo greco ha dato di più. L’Agenzia greca per le privatizzazioni ha fissato per ottobre il termine delle offerte vincolanti per la gestione del Pireo, e del porto di Salonicco per novembre quelle per la rete ferroviaria. Manca soltanto il Partenone in questa stagione di saldi.
Una perfetta sintesi delle politiche neoliberiste: indebolimento della classe media dei produttori e vendita degli asset strategici nazionali.
Davanti a tanta buona volontà, la Troika non poteva rimanere insensibile. Per questo ha deciso di concedere nuovi prestiti fino a 86 miliardi di euro saranno resi disponibili alla Grecia nei prossimi tre anni dall’Esm (European Stability Mechanism). Secondo quanto spiega il comunicato finale dell’Eurogruppo, la prima tranche del programma Esm di ventisei miliardi sarà suddivisa in una tranche di dieci miliardi immediatamente disponibile e in un’altra di sedici miliardi che scatterà gradualmente a partire dal 20 agosto. Una seconda tranche per la ricapitalizzazione delle banche fino a quindici miliardi sarà erogata non oltre il 15 novembre.
I creditori si sono spellati le mani per applaudire Alexis Tripras. Una voce su tutte quella del Presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem. Dijsselbloemnon non riesce a nascondere il suo entusiasmo: “Abbiamo elogiato il Governo greco per la collaborazione con le istituzioni. Questo è stato molto utile. Si tratta di un pacchetto di riforme ambizioso, che consentirà alla Grecia una crescita sostenibile, un miglioramento della competitività e la salvaguardia dei conti”.
Questo salvataggio lascia qualche perplessità.  Alexis Tripras, si è comportato come un bagnino che ha usato un cappio per riportare a riva il bagnante che stava annegando. Il malcapitato è morto soffocato ma almeno il suo cadavere è stato portato sul bagnasciuga. Questo è un successo? Così è, se vi pare.
Salvatore Recupero

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