Il 17 dicembre l’Università Ca’ Foscari di Venezia e la CUOA Business School di Altavilla Vicentina hanno siglato un accordo di collaborazione “per lo sviluppo di strategie di sistema in campo formativo a partire dalle rispettive competenze“, come si legge nel comunicato stampa pubblicato dal sito ufficiale dell’ateneo veneziano. “La collaborazione” – fanno sapere dalla Unive – “intende favorire le massime sinergie possibili per lo sviluppo e la promozione congiunti delle proprie attività negli ambiti della ricerca applicata, dell’apprendimento attivo, dei master universitari e executive, delle attività di lifelong learning e formazione corporate/executive“.
Per effetto dell’accordo siglato dalle due istituzioni, verranno realizzate una serie di proposte che comprendono master, osservatori rivolti alle attività di ricerca applicata, laboratori di sperimentazione e ricerca con le imprese, sotto forma di apprendimento attivo. Nello specifico, a partire dal 2020, la collaborazione tra Ca’ Foscari e CUOA sarà basata su tre ambiti formativi specifici: International management con particolare attenzione ai mercati del Far East, Sustainable building e Food and wine.
La sinergia potrà beneficiare dei contributi portati in dote dai due istituti: la Ca’ Foscari, da un lato, porterà l’apertura internazionale e le conoscenze linguistiche (altro ambito in cui l’ateneo è tra i migliori d’Italia) da mettere a disposizione della “consolidata leadership delle relazioni con il mondo delle imprese” riconosciuta alla CUOA che, di contro, potrà assicurare una fitta rete di connessioni con le aziende presenti sul territorio e non solo.
Il rettore della Ca’ Foscari, Michele Bugliesi, ha così commentato la stipula di questa collaborazione: “Con l’intesa siglata oggi, Ca’ Foscari e CUOA Business School rafforzano nel territorio le opportunità di alta formazione, nel campo del management e dell’economia in settori strategici e innovativi del mercato. Un progetto che ha l’obiettivo di porsi come centro di riferimento del Nord Est per la formazione lifelong e corporate, un settore sempre più strategico per la competitività e la produttività delle imprese e delle istituzioni pubbliche a fronte della radicale trasformazione tecnologica e digitale che caratterizza i sistemi produttivi del presente e caratterizzerà ancora maggiormente quelli del futuro“.
Anche Federico Visentin, presidente della CUOA, ha speso parole di elogio per l’intesa tra l’ateneo veneziano e la scuola vicentina: “Oggi stringiamo un’alleanza strategica perché due eccellenze del territorio iniziano a lavorare insieme. Questa collaborazione nasce dall’intento comune di interpretare il nostro ruolo di formatori come rilevante sotto il profilo sociale e culturale e dall’impegno per la costruzione di proposte qualificate, in grado di portare sempre più valore a persone e aziende”. “Questa alleanza e un moltiplicatore di forze che stimolerà un’azione sistematica e congiunta che ci permetterà di creare nuove ed importanti occasioni” ha concluso Visentin.
Nell’accordo di collaborazione stipulato tra i due istituti è coinvolta anche la Ca’ Foscari Challenge School, l’organo che dal 2011 si occupa della gestione delle iniziative di formazione post laurea; il direttore Ugo Rigoni ha sottolineato come “l’alleanza con il CUOA formerà un nuovo polo di competenze e iniziative con solidi legami con la ricerca applicata e il sistema economico, in grado non solo di valorizzare il capitale umano locale, ma anche di calamitare l’interesse di aziende e potenziali partecipanti al di fuori dei confini regionali“.
La sinergia con la CUOA Business School, una delle più importanti scuole di alta formazione post universitaria, conferma il ruolo primario della Ca’ Foscari nell’ambito dell’istruzione accademica di tipo economico e commerciale; non a caso, l’ateneo venne fondato nel 1868 come Scuola Superiore di Commercio, come si legge sul portale specializzato UnidFormazione. In generale, l’offerta formativa dell’ateneo è molto ampia ed abbraccia diversi ambiti e livelli, come ad esempio l’insegnamento delle lingue straniere (oltre 40) ai master di primo e secondo livello, passando per i corsi in lingua inglese (28).