Roma, 19 mar – La storia si muove veloce tra contraddizioni, mutazioni e continui rivolgimenti. Il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca sembra aver segnato, in pochissimo tempo, un nuovo cambio di paradigma tra le alte sfere del potere segnato da sintesi e particolarità che, insieme, incuriosiscono lasciando ancora diversi interrogativi sulle reali concretizzazioni future. Il tycoon rappresenta il volto dei nuovi vincitori americani, incarnati a pieno dalla “Elegia americana” dell’hillbilly J.D. Vance. Oltre che dalla coppia formata, a suon di miliardi, da Elon Musk e Peter Thiel. Questa è la tecnodestra raccontata e spiegata in Tecnodestra. I nuovi paradigmi del potere, il nuovo straordinario saggio di Andrea Venanzoni, edito da Signs Publishing, con oltre 350 pagine di spunti e riflessioni con un solido corpus di note per comprendere fino in fondo questa visione del mondo.
Ma cos’è in concreto la tecnodestra?
L’incredibile opera di Venanzoni, brillante firma del quotidiano Il Foglio e autore di diverse pubblicazioni tra cui Il trono oscuro. Magia, potere e tecnologia nel mondo contemporaneo (Luiss 2022) e La tirannia dell’emergenza (Liberilibri 2023), sviscera sapientemente le radici, i concetti caratterizzanti, le idiosincrasie della tecnodestra attuale riflettendo anche sulle possibili declinazioni e aspirazioni al di fuori dei confini a stelle e strisce. Lo stesso autore ci spiega come “la tecnodestra patrocina una declinazione forte della libertà e ritiene, questo in modo radicale, che la libertà economica abbia eguale dignità e importanza rispetto tutte le altre. Da essa deriva l’autodeterminazione dell’individuo, il suo divenire, e quindi il progresso umano e della società. In questo senso, siamo davanti a una nuova ideologia rispetto a quelle incontrate in passato”.
Nonostante i toni terrorizzanti che accompagnano ogni gesto dei suoi protagonisti, questo termine non rappresenta altro che la manifestazione di nuovi paradigmi di politica e di potere, nel cuore di una società che, sotto il maglio della digitalizzazione, va radicalmente mutando. Critica serrata all’immigrazione, attenzione alla libertà di parola, rifiuto totale di ogni retorica politicamente corretta a tinte woke o green, attenzione allo sviluppo tecnologico: queste sono solo alcune delle principali prese di posizione del treno della tecnodestra adesso in corsa.
Una nuova visione tra contraddizioni e opportunità
Ormai la tecnodestra ha conquistato il dibattito pubblico e il lessico politico, si trova nei titoli di giornale e sulle piattaforme social. La velocità d’irradiazione e la continua moltiplicazione di concetti, idee, parole e posizioni che, tra gli altri, ha sprigionato e contribuisce ancora a fare la digitalizzazione, contribuiscono al costante avviluppo e trasformazione di vecchie e ormai obsolete categorie politiche e giuridiche. Il libro di Andrea Venanzoni, ripercorrendo la storia della globalizzazione e la nascita delle grandi piattaforme digitali, del gaming e delle nuove dimensioni del pensiero filosofico-politico tipiche del digitale, si interroga su caratteristiche, differenze, contraddizioni e opportunità della tecnodestra.
Renato Vanacore