Roma, 30 giu – Da crirca vent’anni è un baluardo della cultura non conforme, offrendo ai sui lettori uno sguardo attento e libero sulle vicende della storia. Ora, però, Storia In Rete si è vista costretta a sospendere la pubblicazione della rivista mensile. Rimane comunque attivo il sito web (https://storiainrete.com/).
“Storia In Rete” non sarà più in edicola
Il mondo dell’editoria controcorrente perde sicuramente uno strumento importante, che ha saputo distinguersi non solo per il suo valore ma anche per la disponibilità a dialogare con altre realtà (tra cui anche Il Primato Nazionale). Dal prossimo mese, infatti, Storia In Rete non sarà più nelle edicole con la sua rivista mensile. Ad annunciarlo è – in una nota – il suo fondatore Fabio Andriola: “Il prossimo luglio Storia In Rete non sarà in edicola col suo numero 199 e con il previsto Speciale estivo. Dopo quasi vent’anni, 198 numeri e una ventina di speciali monografici, la corsa del nostro giornale si ferma. Per sempre? Difficile dirlo. Per qualche mese? Sicuramente”. Un’interruzione che quindi potrebbe essere – e così ci auspichiamo – solamente temporanea, anche se ancora non c’è certezza su questo spunto. Andriola parla anche delle motivazioni che hanno portato a questa decisione: “Le ragioni di questo stop non sono però da ricercare, nonostante il periodo complicatissimo, in particolari difficoltà di mercato: infatti, nonostante i tempi difficili, in questi anni Storia In Rete ha dimostrato di avere un pubblico fedele e consolidato che continua a rappresentare la nostra vera forza e a cui va il mio ringraziamento”.
Ma la battaglia culturale non si ferma
Andriola passa poi ai ringraziamenti per i tanti collaboratori che hanno animato la rivista: “Nell’impossibilità di citarli tutti, voglio qui anche ringraziare i tanti – davvero tanti – collaboratori che hanno arricchito il giornale con i loro articoli e con la loro passione. È grazie a loro che in questi anni abbiamo – credo – potuto tener ben dritta la barra della nostra linea editoriale: dare notizie tenendosi ben lontani da qualunque forma di ‘politicamente corretto’”. Un messaggio va anche ai lettori, ricordando che nonostante lo stop della rivista cartacea il lavoro e l’impegno di Storia In Rete è ben lontano dall’essersi esaurito: “A lettori, collaboratori e amici rivolgo per ora l’invito a tener d’occhio il nostro sito e di iscriversi, se non l’hanno già fatto, alla nostra newsletter. Sono due strumenti che c’erano già prima della rivista e che contiamo di rafforzare per continuare il nostro lavoro. In attesa di tempi migliori”.
Michele Iozzino