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Scoperto a San Casciano dei Bagni un gigantesco santuario dedicato al dio Apollo

by Andrea Bonazza
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Siena, 6 agosto – La Toscana è terra ricca di storia, sicuramente tra le più antiche della civiltà italica e, dalla costa dall’entroterra, dagli etruschi all’epoca moderna, non finisce mai di sorprenderci. Dopo i recenti ritrovamenti di anfore romane nel Mar Tirreno grossetano, una nuova incredibile scoperta è avvenuta in questi giorni durante la campagna di scavi di luglio e agosto 2020, nell’area del “Bagno Grande” a San Casciano dei Bagni, in provincia di Siena.

Una scoperta epocale

Una squadra internazionale di archeologi delle università di Siena, Dublino e Cipro, alle prese con ricerche presso le famose strutture termali di età romana di San Casciano dei Bagni, ha riesumato da una gigantesca struttura santuariale di età imperiale con un meraviglioso basamento e una stele votiva con un’iscrizione latina “Apollini scacrum pro salute…” che ringrazia la divinità solare per la guarigione della liberta Triaria, la terza linea di fanteria romana formata dai veterani di guerra. Già dalla metà del Cinquecento, a Bagno Grande, si conoscevano iscrizioni romane dedicate ad Asclepio/Esculapio, Igea e ad Apollo che celebravano le proprietà salutari delle sorgenti termali di acqua calda.

Per il sovrintendente per archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Siena, Arezzo e Grosseto, Andrea Muzzi, è “una scoperta epocale per San Casciano dei Bagni. Abbiamo finalmente la certezza che in questa valle sacra un grande santuario dedicato ad Apollo circondasse le sorgenti più calde. Peraltro è una splendida metafora: dopo questi difficili mesi di pandemia, uno scavo in concessione sul nostro territorio riporta alla luce un santuario salvifico dedicato ad Apollo. Un meraviglioso augurio per l’inizio di grandi stagioni di scavi e una scommessa per la cultura in questi tempi difficili”.

In nota, il giovane archeologo Jacopo Tabolli, coordinatore del comitato scientifico del progetto, spiega che “si deve alla caparbietà del team che ha affrontato uno scavo difficile, tra il fango e l’acqua calda, l’aver riportato alla luce le prime tracce monumentali del culto di Apollo presso il Bagno Grande di San Casciano dei Bagni. All’eccezionale epigrafe rinvenuta si legano anche offerte votive come ad esempio splendide orecchie in bronzo e piombo che alludono alle forze guaritrici del dio. E in fondo il piombo è sacro prima di Apollo all’etrusco Suri e dal materiale che emerge possiamo immaginare che il culto presso le sorgenti termali preceda ancora i romani e affondi nell’epoca etrusca. Una storia che l’archeologia potrà scrivere con le prossime campagne di scavo”. In un momento di forte crisi economica e turistica come questo dettato dalla pandemia Covid-19, e in un tramonto culturale con improbabili opere artistiche, riciclate in un imbarazzante copia incolla di schizzi, lamiere e favoritismi, sensazionali scoperte come questa potrebbero riportare l’Italia al centro dell’interesse culturale mondiale. Sia di lezione alle nostre amministrazioni che troppo poco investono nella ricerca storica e archeologica.

Andrea Bonazza 

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3 comments

Henry 6 Agosto 2020 - 6:41

“Apollini scacrum pro salute…”: sacrum!

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Mirco 20 Settembre 2020 - 2:45

Una scoperta che ha dell’incredibile: in quel luogo vibrava nell’aria qualche cosa di enorme!

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